LANCIANO – Si tratta di una questione di ricerca. Perché le più attraenti sono sempre le proposte inedite. Questa la rinnovata promessa della delegazione Fai di Lanciano, che, com’è noto, punta a caratterizzarsi per la scelta di luoghi inconsueti nei quali ambientare gli appuntamenti fissi e più importanti dell’anno. Accade anche in questa edizione delle giornate di primavera, in programma sabato 26 e domenica 27 marzo, dove protagonisti saranno Archi e Perano che per l’occasione apriranno porte di palazzi, case, frantoi e mulini off limits in tutti gli altri giorni dell’anno. Se si cercava l’eccezionalità, dunque, qui è stata trovata, perché sarà possibile visitare, esclusivamente in queste giornate, luoghi ordinariamente inaccessibili.
«Abbiamo avuto una grande risposta dalle amministrazioni comunali e dalle comunità locali – sottolinea Ersilia Caporale, capo delegazione di Lanciano – che hanno accolto con entusiasmo la nostra idea di portare in questi due paesi uno dei nostri appuntamenti più importanti. Ancora una volta siamo stati fedeli alla caratterizzazione che ci siamo dati da subito: accendere un faro sul territorio e sulle bellezze minori, ma non per questo di minor valore, che custodisce».
Sette gli itinerari proposti, che si snodano tra arte, natura, musica e tradizione, e compongono un mosaico di iconografie che rendono la Val di Sangro un luogo tutto da scoprire, con un patrimonio storico ambientale che attraversa i secoli. Ce n’è per tutti i gusti, per gli amanti delle lunghe camminate e per quelli che lo sono meno, e anche per chi il turismo lo vive sulle due ruote.
Questi i percorsi offerti:
– ARCHI
Itinerario urbano “Borgo gentilizio e della musica”
E’ questo un itinerario creato appositamente per le Giornate FAI di Primavera e che presenta la totalità di aperture straordinarie, trattandosi di proprietà private, quindi altrimenti non visitabili.
Il punto di ritrovo sarà in Piazza Marconi. Dopo la visita alla Chiesa di San Giovanni Battista, sconsacrata a causa di un evento luttuoso e precisamente un omicidio d’onore, oggi sala consiliare, il primo palazzo che aprirà i suoi portoni è Palazzo Cieri – Ciarrapico, oggi di proprietà di uno dei figli dell’ex Ambasciatore d’Italia, Antonio Ciarrapico, fratello del noto imprenditore Giuseppe. Seguirà la visita a Palazzo Lannutti – Gattone che conserva oggetti e fotografie d’epoca, oltre ad un antico violino ed un prezioso armonium. Di fronte, una perla rara: l’antica spezieria dalla particolarissima forma semi ovoidale, risalente al 1700. A seguire, lungo le mura del Castello, la Chiesa Chiesa privata di Santa Caterina, la Torre dell’orologio, e Palazzo Pomilio.
Itinerario “La via del trappeto”
Anche in questo caso l’itinerario è stato creato appositamente per le Giornate FAI di Primavera. Il punto di ritrovo sarà in Piazza Marconi, luogo centrale del Borgo, da dove si raggiunge la “Casa del Pilota”, dove gli eredi dell’aviatore Eugenio Sirolli hanno raccolto tutti i cimeli dell’avo, nonché quelli relativi alla storia dell’aeronautica militare. Oggi è anche sede di FLY STORY, la squadriglia aerea di piloti di cultura che, dal 1998, ripercorre le rotte di Gabriele d’Annunzio nella sua poesia del volo. Si prosegue con la visita alla Chiesa di Santa Maria dell’Olmo e al seicentesco Palazzo Melocchi-Angelucci-Cangiano, rimasto pressoché invariato sia strutturalmente sia nella destinazione degli ambienti, nei materiali e nelle rifiniture. Dalle stanze di gusto tardo barocco veneziano si passa al vicino giardino mediterraneo e salotto con decori di Casa Zappacosta., e di seguito nella piccola Chiesa del SS. Rosario, eretta sui resti di una antica cappella dedicata a San Mercurio. L’itinerario terminerà sulla via del Trappeto, appunto, con la visita a un antico frantoio a quello di casa Lannutti che conserva quasi intatto il pluri secolare torchio così detto a “Trabocco”.
Itinerario “Il sentiero del grande corbezzolo”
Dal centro abitato di Archi, con partenza da Piazza Marconi, si percorre, su un panoramico rilievo roccioso, un suggestivo sentiero che risale un lungo crinale fino a un antico bosco. Si sale per ammirare il gigantesco Corbezzolo con la circonferenza di 1,25 metri. Questo itinerario regala una vista panoramica e completa dei borghi di Archi, Perano e dei loro autentici paesaggi, spaziando fino alla costa dei Trabocchi, e più su fino al rilievo collinare di Torino di Sangro, alla Maiella che sembra di poter toccare, fino al maestoso Gran Sasso, senza tralasciare i monti Sibillini con lo sguardo al Conero. Insomma una vista a tutto campo sulle bellezze naturali del territorio.
– PERANO
Itinerario “Borgo rurale e delle arti”
L’itinerario, ideato per le nostre Giornate FAI, prevede l’apertura straordinaria
di abitazioni, fondaci e cortili privati, altrimenti non visitabili, e parte da Piazza del Municipio, fulcro centrale del paese dominato dal Palazzo della Congregazione, oggi sede del Municipio e dalla Chiesa di San Tommaso. A seguire la Casa dell’Arciprete, con volta affrescata da elementi vegetali e musicali, e la Casa del Fattore, antica abitazione di piccoli proprietari terrieri di estrazione medio-borghese, che custodisce una collezione di maioliche abruzzesi e una biblioteca con mobili di pregio. Ma altre case apriranno le loro porte: Casa dei Savini, oggi in ristrutturazione, la Casa di Iole, che costituisce un esempio di restauro di una tipica casa in pietra della zona condotto integrando materiali di pregio con istanze artistiche più moderne, Casa Pasquini, Casa del Prefetto, un tempo utilizzato come ricovero per carrozze e cavalli, per proseguire, nella visita delle due abitazioni e del fondaco di Palazzo Pugliese – Pellicciotta, con la mostra dedicata all’opera del Maestro Luigi Baldacci e quella dedicata agli antichi manufatti tessili e antichi corredi. La nostra visita si concluderà alla Casa del Podestà che conserva anche un autentico cellaro, locale rustico con la vasca edificata in pietra e mattoni per la spremitura delle olive.
Itinerario “La casa mulino delle meraviglie”
Apertura speciale riservata agli iscritti Fai e a quanti hanno scelto il percorso naturalistico delle Grandi Querce
La straordinarietà della visita in questo caso è data, oltre che dall’edificio in se, dalla presenza al suo interno, di numerosi “collezioni” di oggetti che gli attuali proprietari hanno acquistato in occasione delle numerose crociere e da qualche rigattiere. Vero e proprio luogo delle curiosità che riunisce oggetti di tutti i tempi e luoghi. Una vera e propria Wunderkammer dei tempi moderni per lasciarsi trasportare in un viaggio ricco di stupore e magnifico.
Itinerario “Il sentiero delle grandi querce”
Il percorso, abitualmente non segnato, è stato creato in occasione delle Giornate FAI di Primavera, e ripercorre antiche strade di collegamento del paese, antecedenti la costruzione dell’attuale rete viaria, con le sue attuali ed antiche contrade; si conclude con la visita all’antica Casa Mulino, delle meraviglie e curiosità, altrimenti non visitabile, poiché proprietà privata.
Lungo il tragitto si incontrano alcune delle querce monumentali più grandi della regione. Una di queste, la principale, vegeta su un piccolo pianoro a ridosso della sponda del torrente Pianello, reso ancora più suggestivo per la presenza dei resti dell’antico mulino.
Itinerario cicloturistico “Borghi a pedali” per ammirare Perano e Archi
Si parte dalla stazione di Perano e ci si arrampica sulla strada che con i suoi primi tornanti si inoltra tra splendide querce, e, superato il paese, si raggiungono le vecchie case coloniche delle contrade Crocetta e San Pastore.
Il percorso risale fino ad arrivare ad Archi, dove attraversando il suggestivo centro storico si approda poi a contrada Fonte Maggiore, così chiamata per la presenza di un antico fontanile, uno dei più grandi di Archi, zona ricca di sorgenti. Scendendo si arriva a ridosso della vallata del fiume Sangro e della Lecceta d’Isca d’Archi, sito con importanti habitat e specie tutelati dall’Unione Europea, oltre a presenze storiche e archeologiche. Proseguendo, in direzione di Bomba, fino a Ischia d’Archi e, poco dopo aver superato la valle della Fonte dei Santi, si raggiunge l’opera realizzata dall’artista Massimo Barzagli, dell’Associazione Arte Natura, dal titolo “Ceramica” con la quale l’intera parete di un edificio di un’antica teleferica è stata ricoperta da piastrelle dipinte.