VASTO – Lo stato di emergenza Covid-19 terminerà il 31 marzo 2022. Dopo più di due anni diremo quindi presto addio a una serie di provvedimenti che ci hanno accompagnato verso questa nuova “normalità”. Grazie ai vaccini, saluteremo le mascherine e le misure restrittive imposte al fine di limitare la diffusione del virus. Ci siamo abituati ad esibire il “qr code” del nostro “green pass” per accedere sui mezzi di trasporto e in alcuni uffici pubblici: è notizia di oggi che dal primo aprile cesserà l’obbligo all’aperto e dal primo maggio anche al chiuso.
Secondo il presidente del Consiglio Mario Draghi «la situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese».
Le scene che arrivano dall’Ucraina, dove è in corso un conflitto con la Russia, hanno distolto temporaneamente gran parte della nostra attenzione, prima riservata all’andamento della pandemia. Ma siamo sicuri che la situazione sia effettivamente in miglioramento?
In Italia, il numero di nuovi casi è in aumento, come il tasso di positività. La conferma arriva dal monitoraggio della Fondazione Gimbe: «La curva dei contagi Covid punta in alto, i casi sono cresciuti del 36% in 7 giorni e l’inversione è netta».
In Cina, nonostante la strategia di contenimento “Zero Covid”, il virus rialza la testa come mai accaduto dal principio della crisi sanitaria iniziata nel 2020 a Wuhan: secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua, infatti, il numero di nuovi casi della giornata di oggi 17 marzo si attesta a 1226, in netto aumento rispetto alle poche decine di casi che erano registrati per diversi mesi e che avevano permesso anche lo svolgimento delle Olimpiadi Invernali di Pechino.
Per quanto riguarda l’Abruzzo, abbiamo analizzato i dati relativi all’andamento della pandemia dal 7 marzo ad oggi e abbiamo riscontrato che, in linea con la situazione nazionale (e internazionale), anche nella nostra regione si sta registrando un complessivo graduale aumento dei casi.
Nell’arco di una decina di giorni, infatti, il numero di nuovi casi è quintuplicato: il 7 marzo in Abruzzo erano state registrate 462 infezioni, aumentate a 2208 il 17 marzo.
Per quanto riguarda il numero di decessi la situazione al momento è stabile. Un decesso registrato il 7, 5 il 15 e 3 nella giornata di ieri 16 marzo (di cui uno riferito alle giornate precedenti). Il tasso di positività è invece schizzato dal 9,85% registrato il 7 marzo al 14,08% nella giornata di oggi.