VASTO – “Amici, scusatemi, le immagini che stiamo vedendo in questi giorni sui profughi dell’Ucraina ci stanno facendo sicuramente molto male. Che ne pensate di trovare un pullman che, a spese nostre, possa andare in Polonia e portare in Italia un bel numero di persone?”.
Poche e semplici parole pubblicate in un post di facebook sul profilo privato di un privato cittadino, il dottor Antonio La Rana, Magistrato presso la Procura Generale di Campobasso.
Poche e semplici parole che però hanno rappresentato il fiocco di neve che scatena la valanga. Sì perché, a dimostrazione del fatto che i social sono una cosa buona o cattiva a seconda di come li si utilizza, le poche frasi del dottor La Rana hanno suscitato un’enorme adesione da parte dei cittadini vastesi.
E così una semplice riflessione è diventata un progetto. Sono già circa 50 le persone che hanno contattato l’autore del post, che a sua volta si è subito mobilitato per portare avanti l’iniziativa.
Abbiamo chiesto al dottor La Rana com’è nata l’idea.
“Da una riflessione con mia moglie riguardante la situazione della popolazione ucraina, una situazione che scuote tutti. E così ci siamo chiesti come si potesse portare aiuto, oltre a ciò che già si sta provvedendo a fare con la raccolta dei fondi e degli alimenti. E vedendo le immagini di persone ‘ammassate’ nei centri di raccolta, tra cui donne, bambini e anziani, abbiamo pensato che potremmo andare lì e portare più persone possibile in Italia, adattando il viaggio di ritorno alle varie tappe nei comuni dove queste persone hanno qualcuno che li aspetta, che sia un parente o un amico disposto ad accoglierli. Quando ho visto che c’è stata una grande risposta da parte dei vastesi, ho capito che l’iniziativa si poteva realizzare e adesso mi sto dedicando agli aspetti pratici e burcratici per renderla possibile“.
Di cosa c’è bisogno ora per far decollare l’iniziativa?
“Sicuramente della disponibilità di un’autolinea e in tal senso sto già raccogliendo diversi preventivi. Non dispiacerebbe anche una partecipazione volontaria dei cittadini in base alle possibilità di ognuno, perché ovviamente non si tratta di una gara a chi dona di più. Alcuni, poi, hanno già dato la loro disponibilità a partire una volta trovato il pullman, e tra questi ci sono anche rappresentanti delle forze dell’ordine, il che mi fa piacere perché si tratta di persone pratiche degli aspetti burocratici e dotati della capacità di relazionarsi“.
Insomma, la lodevole iniziativa sta prendendo forma e la speranza è che al più presto possa andare in porto.