VASTO – Dopo l’ennesima doccia gelata derivante dalla chiusura dello Stadio Aragona, nonostante inizialmente sembrava dovesse riaprire al pubblico domenica prossima, la Vastese reagisce con rabbia facendo un appello a potenziali investitori a rilevare la società. Il co-presidente Pietro Scafetta infatti, in una comunicazione pubblicata sui canali social della squadra aragonese, ha annunciato una volta di più come il club sia in vendita: “Il nostro sarà forse l’unico stadio in Italia che non è aperto. In queste condizioni non possiamo più fare calcio a Vasto, la nostra idea è di fermarci al termine della stagione“.
L’intenzione dell’attuale dirigenza era già stata svelata dal presidente Pietro Bolami nella conferenza stampa dello scorso 19 febbraio, in cui però sembrava più una minaccia per spingere il Comune a riaprire al pubblico lo stadio. Così non è avvenuto, perciò la società ha deciso di andare avanti per la propria strada: “Per mantenere una società di calcio ci vogliono soldi tutte le stagioni. Noi siamo andati avanti, nonostante i nostri sponsor non ci abbiano dato più liquidità a causa del Covid. Ad oggi, però, non possiamo più permetterci di portare avanti questa squadra, perciò se nessuno comprerà il titolo della Vastese Calcio dico a malincuore che non potremo iscrivere la squadra al campionato di Serie D l’anno prossimo“.
Se prima a preoccupare l’ambiente biancorosso era la questione Stadio, ora la città di Vasto è con il fiato sospeso per il futuro della Vastese, realmente appeso a un filo.
g.d.c.