MONTEODORISIO – Mentre tutto il mondo condanna il Cremlino, un consigliere comunale di Monteodorisio, piccolo comune abruzzese, si prende la briga di inviare una lettera a Roma all’ambasciatore della Federazione Russa, Sergey Razov, per porgere le scuse, a nome suo ma addirittura anche a nome di milioni di italiani ed europei, “per le parole insulse pronunciate” dal ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, nei confronti di Putin.
Poco importa se le Nazioni Unite con una maggioranza schiacciante (141 sì, 5 no e 35 astenuti) ha appena approvato la risoluzione contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina chiedendo a Mosca un ritiro “immediato” delle truppe e condannando le minacce nucleari.
Le dichiarazioni del titolare della Farnesina non sono proprio andate giù a Stefano Moretti, consigliere comunale di Monteodorisio: “Sono dispiaciuto per il Presidente Putin, per Lei, per la Federazione Russa ma soprattutto mi vergogno, sì, mi vergogno profondamente dall’essere rappresentato al governo del mio paese da un personaggio del genere”.?
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha testualmente dichiarato che “Con le sanzioni stiamo facendo collassare l’economia russa….Sono animalista. Penso che tra Putin e qualsiasi animale ci sia un abisso e sicuramente quello atroce è lui. E ora sta pagando uno scotto enorme, ci sono oligarchi che erano in vacanza in Europa che si sono visti i conti correnti bloccati e non possono pagare nulla. La borsa di Mosca è chiusa da due giorni e il Rublo ha perso oltre il 30%. Le reazioni scomposte di Putin ne segnalano il nervosismo e dobbiamo continuare così e comincerà ad arretrare. Gli ucraini sono una resistenza europea. Poi se prende l’Ucraina poi Putin comincerà con un altro paese del continente e continuerà a far dilagare la violenza”.
Sicuramente Moretti non è tra gli estimatori di Di Maio, che indica come “un personaggio che si ritrova a ricoprire il ruolo di Ministro per caso o meglio per fortuna come se avesse vinto alla lotteria”. ?
Sicuramente Moretti non è un grande fan nemmeno del governo e dei rappresentanti eletti nelle istituzioni democratiche italiane: “Purtroppo, Signor Ambasciatore, di personaggi del genere ne abbiamo a decine sia nel governo che nei due rami del Parlamento italiano”.
Sicuramente, invece, il consigliere comunale Moretti nutre grande stima per l’ex Unione sovietica e l’attuale Russia: “Comunque, Signor Ambasciatore, rinnovo la mia stima verso il Vostro Popolo e verso la Vostra grande Nazione ringraziandovi ancora per aver sconfitto i nazisti a Stalingrado perché con quel Vostro immenso gesto eroico avete liberato l’Italia e l’Europa. Senza il sacrificio e la forza di uomini come Georgij Konstantinovi? Žukov e Vasilij Grigor’evi? Zajcev oggi il nostro continente si troverebbe ancora sotto l’egemonia del Terzo Reich. Ma queste sono cose che il nostro ministro Di Maio neanche conosce”.
Un mito alimentato probabilmente dai racconti familiari: “Deve sapere, Signor Ambasciatore, che mio nonno, Giuseppe Moretti, detto Mastro Peppe Macerata, per la sua attività di Meccanico, lottò contro i nazisti. Dovette scappare da Macerata e rifugiarsi a Vasto. Nella cittadina abruzzese venne trascinato da casa in strada e portato nella capanna dove lavorava dagli uomini delle SS che lo accusavano di aver rubato dei fusti di gasolio. In ginocchio e con la pistola puntata alla testa da un capitano delle Schutzstaffel dovette assistere alla distruzione della propria officina mentre altri soldati nazisti erano in casa sua e tenevano sotto tiro mia nonna, mio zio e mio padre che erano dei piccoli bambini. Fortunatamente questi fusti li aveva nascosti con amici in altro posto ed i nazisti andarono via dopo averlo malmenato. Dovette scappare da Vasto e si rifugiò nelle montagne dove continuò la sua opera di lotta e sabotaggio contro le truppe del Reich. Ambasciatore, se le SS avessero trovato quei fusti io adesso non avrei potuto scrivere questa lettera perché avrebbero ucciso mio nonno, mia nonna, mio zio e mio padre”.
Le parole di Di Maio contro Putin devono averlo scosso particolarmente: “Le porgo le scuse per le parole insulse. Le porgo a mio nome ed a nome di milioni di italiani ed europei che conservano nei loro cuori il grandissimo sacrificio che il Vostro popolo ha compiuto a Stalingrado, un sacrificio che nessuno deve dimenticare e che forse il nostro ministro Di Maio e molti dei nostri politici dovrebbero studiare. Questo li aiuterebbe a parlare diversamente. Nell’augurio che si possa raggiungere la pace mi farebbe piacere poterla avere ospite nel meraviglioso paese dove svolgo le funzioni di Consigliere Comunale. Mi auguro che questo possa avvenire al più presto per poterLe stringere la mano”.
Il consigliere comunale abruzzese sembra ignorare che se i sovietici si sono sacrificati a Stalingrado, l’hanno fatto in primis per proteggere se stessi dall’invasione nazista (un po’ come il popolo ucraino che oggi cerca di fermare a mani nude i carri armati russi che hanno invaso l’Ucraina), e che anzi i sovietici hanno potuto resistere ai nazisti così a lungo anche grazie alle tonnellate e tonnellate di materiale bellico che gli Stati Uniti cedevano loro regolarmente attraverso lo Stretto di Bering ma che, dopo che avrebbero “liberato l’Italia e l’Europa”, i sovietici hanno occupato tutti i Paesi dell’Europa dell’Est tenendoli sotto il giogo sovietico suppergiù per 45 anni.
Per par condicio, infine, bisognerebbe sapere anche dai cittadini di Monteodorisio cosa ne pensano dell’iniziativa del consigliere comunale e di come li rappresenta, se anche loro sono altrettanto ansiosi di ricevere la visita dell’ambasciatore russo per stringergli la mano o se proverebbero un po’ di vergogna.