LANCIANO – E’ iniziata solo da qualche mese la collaborazione tra il dottor Igor Sirovich, proctologo, e la Clinica Madonna del Ponte di Lanciano, ma sono già numerosi i pazienti che si sono rivolti a lui e che stanno fissando appuntamenti. Segno della lungimiranza del dottor Moreno Camponetti, amministratore unico della struttura, che ha fortemente voluto Sirovich per poter offrire un ulteriore servizio, in un settore che comprende patologie delicate e piuttosto diffuse ma di cui si fa sempre una certa fatica a parlare.
Ne è consapevole Sirovich raggiunto telefonicamente per un’intervista, per avere così l’opportunità di conoscere attraverso le sue risposte le patologie di cui si occupa, come si interviene e pure come certi disturbi si possono prevenire. Comincia da quella che è la più conosciuta e anche la più diffusa, le Emorroidi. “E’ un problema di cui soffrono in tanti. Mi preme precisare che le emorroidi altro non sono che le varici del plesso perianale, come le vene varicose che compaiono sulle gambe, quando sono accompagnate da mucosa interna, si verifica il prolasso, che determina uno stadio più avanzato del problema”, spiega il dottor Sirovich con parole semplici, comprensibili a tutti, perché è importante farsi capire.
Rappresenta il primo passo in un percorso di cura. Ma quali sono le cause delle emorroidi? “Esiste come per la maggior parte delle patologie, il fattore genetico, poi ci sono le abitudini alimentari sbagliate o intestino pigro e poi c’è il colon irritabile che deriva soprattutto da situazioni di stress, tensioni, calo delle difese immunitarie” continua Sirovich puntando l’accento sull’importanza della prevenzione. “Anche nelle emorroidi, come in tutte le patologie, la prevenzione riveste un ruolo significativo, il primo aspetto su cui fare attenzione è proprio l’alimentazione, cercando di mettere al bando le cattive abitudini.
Un’alimentazione corretta può contribuire a scongiurare l’insorgere di questo disturbo. Tengo a sottolineare che non ci sono cibi che provocano il formarsi delle emorroidi, ma sicuramente alcuni se consumati frequentemente possono contribuire al formarsi di queste vene, perciò bisogna fare particolare attenzione alle abitudini alimentari e, se necessario, modificarle. Verdure, fibre, molta acqua sono gli ingredienti giusti per evitare irritazioni. E’ importante controllare anche eventuali intolleranze – prosegue il proctologo -.
Per raggiungere buoni risultati ci si può affidare anche ai consigli di un nutrizionista. Sono soprattutto le donne a somatizzare difficoltà e problemi, scaricando le tensioni proprio sull’intestino, gli uomini, invece, hanno spesso una alimentazione frettolosa, pasti consumati velocemente per impegni di lavoro e questo è all’origine di parecchi problemi”. Quando un paziente decide di andare dal proctologo per saperne di più su dolori e fastidi che a volte non sono facili nemmeno da spiegare, qual’è l’approccio nei confronti di chi, appunto, ha difficoltà pure a parlare?. Il dottor Igor Sirovich conosce bene la ritrosia, l’insicurezza, i timori di chi arriva per la prima visita e sa altrettanto bene come affrontare il disagio del paziente e conquistare la sua fiducia.
“Il primo controllo medico si basa su una accurata e approfondita anamnesi, il paziente va ascoltato con attenzione, deve sentirsi compreso e rassicurato, solo così si può stabilire un rapporto di fiducia, fondamentale in tutte le patologie, in questa in particolare proprio per l’argomento, per la visita che si tende a vivere con ansia, con difficoltà, quindi è necessario prima di tutto tranquillizzare il paziente, poi si procede alla visita esterna e se è necessario si effettua una anoscopia, Si tratta di un esame molto importante con una specifica macchina di cui è dotata la clinica Madonna del Ponte. Il poter utilizzare attrezzature d’avanguardia rappresenta un vantaggio per il paziente che può ricevere tutte le spiegazioni accompagnate anche da una radiografia”. Una sorta di fotografia che può essere mostrata al paziente che ha così l’opportunità di conoscere, anche attraverso un’immagine decodificata dal medico, la sua condizione. “Dopo la visita si inizia con la terapia adeguata a ogni singolo caso. La terapia medica è quella tesa a ristabilire una corretta funzionalità intestinale, poi ci sono i farmaci per le vene, antinfiammatori e pomate locali. Il controllo di solito è previsto dopo 20 giorni o dopo un mese. Ad avvenuta guarigione il controllo è annuale. Quando la terapia medica non è sufficiente si interviene chirurgicamente. Gli interventi non sono tutti uguali – conclude Sirovich – ma adeguati ai singoli casi. Anche il paziente operato dovrà poi osservare una serie di accorgimenti e attenersi ad alcune regole”.