VASTO – Lo Stadio Aragona non riaprirà ai tifosi prima della fine di questo campionato. A confermarlo è il presidente della Vastese Franco Bolami che, contattato da Zonalocale, ha dichiarato con fermezza: “Lo Stadio rimarrà chiuso fino a giugno o luglio, ovvero fino a quando il Comune non troverà la copertura finanziaria necessaria a terminare i lavori con i 9 punti di sua competenza, dopo che noi abbiamo già fatto i 3-4 punti che ci spettavano“.
Un incredibile colpo di scena, dopo che inizialmente sembrava essere arrivato l’ok per la riapertura parziale dello stadio ai tifosi a partire dalla prossima domenica, per il match contro il Notaresco. In realtà si è rivelato tutto un fuoco di paglia, come raccontato dal n. 1 della società aragonese: “Il Comune dopo la conferenza stampa (ndr, di sabato 19 febbraio) ha preso l’impegno, ma in realtà non ha fatto nulla. Ci hanno fatto perdere tempo perché solo mercoledì ci è stato comunicato che lo Stadio non poteva riaprire. Sempre mercoledì abbiamo fatto dei tentativi con il Notaresco e la Questura per giocare domenica su un campo neutro ma non era fattibile, bisognava muoversi entro lunedì“.
Doppia beffa dunque per la Vastese, che domenica sarà costretta a giocare nuovamente a porte chiuse, all’Aragona, prima di spostarsi fuori Vasto – Val di Sangro e Francavilla le due ipotesi – per le partite in casa, a partire dal match del prossimo 27 marzo contro il Tolentino.
Termina nel peggiore dei modi la questione Stadio: la squadra di D’Adderio chiuderà il campionato lontano dalla sua “casa”.
g.d.c.