VASTO – Primo dei non eletti nella Lega con 147 voti alla sua prima candidatura, sposato e padre di due figli, per 25 anni calciatore professionista, ora dopo avere appeso le scarpette al chiodo lavora in azienda. È l’identikit di Giuseppe Soria, che subentrerà in consiglio comunale alla dimissionaria Sabrina Bocchino. La surroga ufficiale avverrà, una volta formalizzate le dimissioni annunciate oggi in aula dalla collega leghista, alla prossima riunione del consiglio comunale.
Intanto si gode la novità e inizia a fare i conti con i temi caldi che, dai banchi dell’opposizione, tratterà in consiglio insieme ai colleghi del centrodestra. Raggiunto telefonicamente da Zonalocale, ha accettato di rispondere a qualche domanda.
Perché aveva scelto di candidarsi con la Lega?
«Candidarmi con la Lega è stata la logica conseguenza di miei pensieri che nutrivo già da qualche anno, sicuramente la figura di Sabrina Bocchino mi ha portato ad avvicinarmi di più a questo partito».
Conosce già i colleghi opposizione, e come intende relazionarsi con loro?
«Li conosco già e con loro c’è già un rapporto al di fuori della politica, ci unisce un’idea comune e in questo momento trovarci insieme è sicuramente un vantaggio per me, perché loro hanno molta più esperienza di me».
E nei confronti della maggioranza?
«Farò un’opposizione giusta e corretta per il bene della comunità».
Quali temi le stanno più a cuore?
«Cercherò di capire bene le situazioni dall’interno, seguirò le orme di Sabrina e dei colleghi di opposizione, che ho già sentito in merito».
In famiglia sono contenti?
«Non so se è un record per la città, ma io rappresento la terza generazione della mia famiglia in consiglio comunale. Mio nonno è stato vicesindaco e mio padre assessore. Ho la fortuna di avere mio padre che mi potrà consigliare».