“Si torna in Consiglio Comunale, a Vasto, per la approvazione di alcune modeste variazioni al regolamento che disciplina la gestione e la realizzazione dei trabocchi esistenti o da costruire lungo il litorale marino”, si legge in una nota di Edmondo Laudazi de Il Nuovo Faro, “L’adempimento amministrativo si è reso indispensabile per rimuovere, con unità di intenti, alcune perplessità manifestate dai competenti uffici della Asl n. 2 , in materia di fiamme libere da utilizzare nelle cucine e di dotazione degli impianti fognanti e depurativi da installare per garantire il corretto funzionamento delle strutture da pesca o da ristoro. Viene invece confermato il compromesso dimensionale raggiunto (mq 130, oltre l’ingombro delle passerelle) sulle dimensioni della piattaforma slanciata sul mare Adriatico .
Dovrebbe, a questo punto, essere tutto a posto per poter procedere in una importante operazione valorizzativa del suggestivo patrimonio turistico ambientale della nostra costa, limitando gli impatti sull’ambiente fragile e protetto .
Peccato si stia per perdere, ancora una volta, la occasione di poter pianificare la scelta sull’utilizzo dei singoli manufatti in legno, affidando le relative decisioni alle determinazioni degli n. 8 concessionari, invece di preordinarli “mano pubblica”, evitando un eccessivo numero di ristoranti lungo il litorale, senza prevedere la relativa dotazione dei parcheggi e delle altre infrastrutture necessarie al funzionamento degli esercizi commerciali e senza diversificare al meglio, la offerta di servizi ricreativi, gastronomici ed educativi rivolti agli utenti.
Forse sarebbe stato meglio”, si legge ancoa nella nota, “preordinare le singole funzione dei veri e propri monumenti della pesca da terra verso mare, che occorre preservare nelle configurazioni planovolumetriche e funzionali originarie, evitando possibili eccessi e brutture rispetto alla nostra storia ed alle tradizioni .
Dispiace inoltre che – ancora una volta – non siano stati preordinati gli analoghi interventi, possibili ed ammessi sui N. 5 caliscendi e/o trabocchi da molo a bilancia, che sono ubicati sul braccio a ponente del Porto di Vasto o, finalmente, che siano avviati i bandi di gara per la concessione dei n, 3 trabocchi (di Casarza) da ricostruire perché andati distrutti nel tempo: ciò, significa, infatti, che sulla dotazione complessiva di n. 16 trabocchi del vastese, solo n. 8 potranno, per ora, beneficiare della nuova attività regolamentativa promossa. Si poteva e doveva fare di più.
Si fornisce però, una prima necessaria risposta alla Legge Regionale che ha regolamentato la valorizzazione, la dimensione e la utilizzazione dei trabocchi e dei caliscendi , poichè Vasto ne ha il numero maggiore della intera costa Adriatica della Provincia di Chieti, e si consente ai proprietari delle ‘Macchine da pesca’ nostrane di utilizzare pienamente il Brand Costa dei Trabocchi, non più solo in mano agli operatori dei Comuni vicini ma aprendo tale importante settore economico alla concorrenza, agli investimenti ed allo sviluppo sostenibile della offerta turistica vastese”.