ATESSA E LANCIANO – Giovedì scorso i Carabinieri delle Compagnie di Atessa e Lanciano hanno dato esecuzione a due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di due indagati (uno dei quali è stato raggiunto da entrambe le misure) ritenuti i presunti responsabili di diverse rapine ad esercizi commerciali avvenute sui rispettivi territori nello scorso mese di gennaio.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in un incontro con la stampa, tenuto stamattina presso il Comando Compagnia Carabinieri di Atessa.
Lanciano: colpi a bar e tabacchi, altra custodia cautelare per uno dei rapinatori
La rapina messa a segno la sera del 3 gennaio scorso ai danni di un bar tabacchi di Contrada Marcianese di Lanciano
Nella giornata di giovedì scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lanciano hanno proceduto alla notifica di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di G.B., 39enne del luogo, per il reato di rapina aggravata. L’uomo è stato raggiunto in carcere a Pesaro, dove si trovava già in custodia cautelare per altre rapine commesse sempre nel mese di gennaio scorso ai danni di bar tabacchi ed altre attività commerciali di Lanciano e dintorni.
Nei confronti dell’indagato, i Carabinieri della Compagnia di Lanciano avevano raccolto gravissimi indizi di colpevolezza in ordine ad altri due episodi criminosi avvenuti in data 3 gennaio 2021 presso la tabaccheria di Villa Andreoli, allorquando l’indagato, insieme a un complice, con il volto nascosto da sciarpe e caschi, aveva minacciato con una pistola il figlio del titolare facendosi consegnare circa 1.200 euro fuggendo successivamente a bordo di un ciclomotore e facendo perdere le tracce, ed in data 10 gennaio 2022, a Viale Cappuccini dove, invece, sempre travisato con cappuccio e mascherina aveva agito in solitaria tentando di farsi consegnare l’incasso minacciando con la pistola il titolare che lo aveva anche inseguito a piedi durante la fuga.
L’ordinanza di custodia cautelare eseguita giovedì, emessa dal gip del Tribunale di Lanciano, è scaturita da approfondimenti investigativi condotti dai militari della Compagnia di Lanciano, diretta dal tenente colonnello Vincenzo Orlando, su uno specifico episodio avvenuto la sera del 3 gennaio 2022, quindi qualche ora dopo la rapina commessa a Villa Andreoli, allorquando un uomo, sempre travisato da cappuccio e mascherina e minacciando con una pistola il titolare del Bia Bar, si era fatto consegnare la somma di euro 950 fuggendo e facendo perdere le proprie tracce.
Le autonome indagini attivate dai Carabinieri del NOR sono consistite in una certosina ricostruzione dei fatti e in particolar modo in una precisa comparazione di tutte le immagini estrapolate dalle diverse telecamere installate nelle vicinanze delle attività prese di mira e lungo i percorsi di fuga. Ciò ha permesso di stabilire con assoluta certezza che G.B. era lo stesso soggetto che aveva commesso anche le altre rapine in virtù del rilevamento delle stesse fattezze fisiche, dello stesso atteggiamento e portamento e dello stesso abbigliamento indossato, con particolare riferimento al tipo di scarpe, al pantalone della tuta, al fazzoletto indossato al collo.
L’insieme delle risultanze investigative è stato riportato in una corposa informativa al procuratore della Repubblica che ha avanzato quindi richiesta di custodia cautelare al gip presso il Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa; quest’ultimo, concordando pienamente l’esito delle investigazioni condotte dai Carabinieri ha emesso, riconoscendo la sussistenza delle esigenze cautelari, l’ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato stante i precedenti specifici, la gravità del reato ed al fine di evitare la possibilità della sua remissione in libertà.
Atessa e Santa Maria Imbaro: colpi a paninoteca e tabaccheria
Entrambi già arrestati in flagranza per la tentata rapina al panificio di Fossacesia
Sempre giovedì scorso personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Atessa, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Lanciano nei confronti di due italiani, M.R 55 anni e G.B 39 anni (quest’ultimo è lo stesso individuo raggiunto anche dall’ordinanza emessa a seguito dell’informativa dei Carabinieri di Lanciano), chiudendo il cerchio su una serie rapine avvenute nel mese di gennaio tra Atessa, Santa Maria Imbaro e Fossacesia.
Le due persone destinatarie della misura restrittiva, sono state identificate come gli autori materiali delle rapine messe a segno il 6 gennaio 2022 alla paninoteca “Ai Viali” di Atessa e ad una tabaccheria di Santa Maria Imbaro dove sono riusciti ad asportare qualche centinaio di euro. Gli indagati sono attualmente ancora detenuti presso il carcere di Pesaro, in quanto tratti in arresto in flagranza di reato il 14 gennaio scorso dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Atessa dopo che avevano tentato una rapina al panificio Susi di Fossacesia.
Due rapine identiche per modalità di esecuzione che avevano da subito fatto ipotizzare che per entrambe fossero opera delle stesse persone e che le stesse non erano venute da fuori ma erano da ricercare nell’ambito della criminalità locale, in particolare nel mondo degli stupefacenti; non certamente rapinatori di professione, bensì rapinatori occasionali e per bisogno.
Fondamentale lo studio delle poche immagini a disposizione che hanno permesso di l’individuazione del primo soggetto, il 55enne lancianese. Nonostante entrambi i rapinatori avessero agito a volto travisato, con cappellino, mascherina e guanti, a tradirli è stata l’autovettura utilizzata per la rapina, non autovettura rubata come è frequente per colpi del genere, bensì la macchina di proprietà di uno dei due.
Nonostante si fossero ben guardati dal non far inquadrare la targa del veicolo dalla telecamera di video sorveglianza del locale che aveva immortalato il loro arrivo in macchina, alcuni particolari dell’auto come il suo colore poco frequente per quel tipo di modello, un celestino carta da zucchero, un fanale non funzionante, un’ ammaccatura alla carrozzeria, hanno permesso unitamente ad un’intensa attività informativa e ad un’ottima conoscenza della criminalità locale, di giungere a meno di trentasei ore dalla rapina alla paninoteca di Atessa, all’identificazione di uno dei rapinatori, il proprietario del veicolo. Una settimana di serrate indagini, fatta di osservazioni e pedinamenti giorno e notte, hanno permesso di giungere rapidamente anche all’identificazione del secondo rapinatore.
I costanti pedinamenti avevano poi permesso di giungere al loro arresto in flagranza di reato dopo che avevano tentato un ulteriore colpo al forno Susi di Fossacesia. Le prove raccolte durante l’attività investigativa e successivamente in sede di perquisizione domiciliare, in particolare gli abiti utilizzati per il travisamento, hanno permesso agli inquirenti di fornire all’autorità giudiziaria inconfutabili elementi probatori sufficienti per l’applicazione delle due misure restrittive in carcere.