ROMA – Si è svolta in Commissione Trasporti alla Camera l’audizione dell’ingegner Vincenzo Macello, responsabile direzione investimenti di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), sullo stato di realizzazione delle opere commissariate tra cui quella del raddoppio della Ferrovia Pescara–Roma sulla quale a seguito della comunicazione ai Comuni del progetto dei lavori ci sono state diverse posizioni discordi in merito al piano adottato sia da parte dei sindaci degli Enti interessati che da parte dei cittadini che al fine di chiedere modifiche all’idea di tratto ipotizzato da RFI hanno anche messo in campo una raccolte firme raggiungendone quasi 5000.
I punti della discordia, riguarderebbero tra gli altri argomenti, il suo impatto ambientale, gli espropri e il danno al tessuto economico del Paese, la stazione di Manoppello. Ad intervenire durante l’audizione è stata anche la deputata Grippa che, al Commissario, ha posto una serie di quesiti inerenti sia l’eventuale valutazione di progetti antecedenti a quello attuale con le dovute implicazioni dovute all’impatto ambientale che adozioni di ipotesi alternative alle barriere antirumore altamente impattanti a livello paesaggistico oltre a porre l’attenzione al tema degli espropri: «Dalle risposte del Commissario, possiamo dire che si sta valutando qualsiasi aspetto inerente il tratto in questione: dagli espropri che riguarderebbero sia civili abitazioni ma per lo più magazzini dismessi (per cui il numero circolato in queste settimane non sarebbe reale) all’interramento che, però, potrebbe portare ad un ampliamento di questi espropri per la parte del tratto di Chieti Scalo a S. Giovanni Teatino,quest’ultimo non rientrante nel PNRR. Per le barriere si stanno studiando nuove forme di impianti che rientrano nel contesto della rigenerazione urbana e che potrebbero sia mirare al minore inquinamento dei tratti antropizzati che alla tutela paesaggistica. Entro fine mese con l’avvio del dibattito pubblico sarà possibile dare ogni risposta ai quesiti derivanti dei territori, in particolare anche alla proposta di Mannopello di far passare il tracciato all’interporto piuttosto che alla stazione e questo comporterebbe sicuramente la dismissione della stessa», così l’onorevole a margine delle risposte ricevute durante i lavori di questo pomeriggio.