SAN SALVO – Il tribunale del riesame de L’Aquila ha rimesso in libertà G.S., salvanese di 37 anni che era stato arrestato lo scorso lunedì 24 gennaio nell’ambito dell’operazione Blue Marine III, condotta dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Chieti e coordinata dalla Procura distrettuale de L’Aquila. L’operazione ha visto l’Arma e le Fiamme gialle eseguire 20 arresti (18 in carcere e 2 ai domiciliari) nei confronti di presunti appartenenti a una organizzazione criminale, composta prevalentemente da soggetti di etnia albanese, dedita al traffico di sostanze stupefacenti e ad attività estorsive – condotte anche mediante l’utilizzo di forme violente e con l’ausilio delle armi – operante nell’area del Vastese e in particolare a San Salvo e a Vasto.
Un’organizzazione che, secondo l’ipotesi accusatoria che dovrà passare al vaglio degli organi giudicanti, era dedita in forma sistematica al traffico e allo spaccio di ingenti quantitativi di droga, cocaina ed eroina, con canali di approvvigionamento in Calabria, Emilia Romagna, Puglia e Abruzzo.
G.S. era stato arrestato e condotto in carcere con l’accusa in concorso del reato di “produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti” aggravato, per avere contribuito materialmente al piano associativo partecipando alle fasi esecutive dello stesso, in particolare il giorno 8 maggio 2020 a Vasto, in occasione dell’arresto di un indagato, quando avrebbe concorso nella cessione di due etti di cocaina.
Oggi si è celebrata l’udienza dinanzi al tribunale de L’Aquila, sezione riesame, in cui G.S. ha respinto con forza ogni addebito. I giudici del riesame (presidente Ciro Riviezzo, giudice Christian Corbi e giudice relatore Niccolò Guasconi) accogliendo la richiesta del difensore, l’avvocato Alessandro Orlando, al termine della camera di consiglio hanno annullato l’ordinanza del 7 gennaio scorso con cui il gip aveva applicato nei confronti di G.S. la misura della custodia cautelare in carcere, ordinando l’immediata liberazione del 37enne, che ha così potuto lasciare la casa circondariale di Civitavecchia. I motivi della decisione dei giudici del tribunale della libertà non sono stati ancora depositati.
Fabio Papalia