VASTO – «I primi cento giorni della “nuova” amministrazione Menna sono trascorsi e nessuno in città si è accorto dell’inizio del nuovo mandato. Delle nove opere promesse dal Sindaco per i suoi primi 100 giorni, sette non sono state realizzate, e una (la riapertura del Cinema) è stata realizzata solo grazie all’opera di un privato. Nessuno ha visto la riapertura della Casa di Riposo di Sant’Onofrio, nessuno ha visto i lavori del terminal bus completarsi, e nessuno ha visto nulla di tutto ciò che ha promesso il Sindaco in campagna elettorale». È il j’accuse dei consiglieri di centrodestra Sabrina Bocchino (Lega), Guido Giangiacomo (Vasto al Futuro), Antonio Monteodorisio (Forza Italia), Francesco Prospero e Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia) nei confronti del sindaco Menna, che ieri ha spento le candeline dei primi cento giorni della sua nuova amministrazione.
«Oggi – proseguono i consiglieri di centrodestra – che un malinconico e triste Simone Lembo, da solo, si trova a dovere replicare a una realtà (7 promesse su 9 non realizzate) che è stata certificata dalla stampa, noi certifichiamo invece quello che vediamo quotidianamente in Municipio. Una amministrazione ferma su tutto, che vivacchia nella manutenzione della città, che non sa cosa sia una opera pubblica, che non riesce a utilizzare i fondi che provengono dalla Regione e che è attiva solo negli sperperi e nella creazione di clientele».
«Una nuova maggioranza – rincara la dose il centrodestra – che è identica a quella precedente, fatta di veti e di ostacoli allo sviluppo, infarcita di dogmi ideologici e che non ha minimamente risentito dell’ingresso in consiglio di forze che, teoricamente, dovevano moderarla e svilupparla. Una macchina amministrativa più che ferma, paralizzata, utilizzata solo per pochi singoli atti che interessano pochi singoli cittadini. E certo non può essere una scusa il Covid, come sostiene il malinconico Lembo, visto che quando un Comune è efficiente, in periodo di pandemia, ha la possibilità di sfruttare le risorse economiche aggiuntive che vengono dallo Stato e dalla Regione».
«Infine un sindaco assente, che pensa più al Pd e alla propaganda in favore di Silvio Paolucci e al “nuovo amico” Pietro Smargiassi, in forte affanno per garantirsi una poltrona per la sua terza consiliatura regionale in spregio all’ormai dimenticato limite del secondo mandato pentastellato, che non ad operare per il bene della città. Inizieremo a breve – conclude il centrodestra – a presentare proposte operative in consiglio comunale e nelle commissioni, per evitare che questo stato di silenzio, di rassegnazione e di crisi diventi una regola dei prossimi cinque anni. Intanto 100 giorni sono passati e la musica non è assolutamente cambiata».