SAN SALVO – Il Pd si riprende un luogo per far politica nel solco tracciato da Franco Marini in attesa di riprendersi il comune di San Salvo. «Il motore della coalizione sarà proprio il Partito Democratico». Lo ha affermato ieri sera il candidato a sindaco del centrosinistra, Fabio Travaglini, intervenendo all’inaugurazione del circolo Pd. San Salvo si riappropria dunque di una sede del Partito democratico (in Corso Garibaldi di fronte alla segreteria politica del candidato sindaco), anni dopo la chiusura della sede dell’ex Pds e la intitola all’abruzzese Franco Marini, ex leader sindacale ed ex presidente del Senato, scomparso un anno fa. La serata è stata introdotta da Antonio Boschetti, segretario cittadino del Pd nonché ex assessore regionale, e ha visto l’intervento dei vertici locali e regionali del Pd quali il segretario regionale Michele Fina; il capogruppo in consiglio regionale Silvio Paolucci; il neosegretario provinciale Leo Marongiu, il neoconsigliere provinciale Carlo Moro; e la partecipazione del presidente della Provincia di Chieti (nonché sindaco di Vasto) Francesco Menna; il vice presidente dell’Arap Gianni Cordisco; oltre al candidato sindaco della coalizione Fabio Travaglini.
«Abbiamo voluto intitolare il nostro circolo – ha esordito Boschetti – alla persona con la quale abbiamo vissuto un’esperienza virtuosa e di insegnamento, Franco Marini. E’ stato un dirigente del Partito popolare che ha costruito assieme alla dirigenza dell’allora Partito democratico di sinistra, il Partito democratico. E’ stato un dirigente che ha voluto bene a San Salvo e a questo territorio, cercando di far comprendere l’importanza di vivere insieme all’esperienza riformista/progressista del Pds e di come cominciare a convivere all’interno di uno stesso partito». Boschetti ha sottolineato l’impegno sindacale dell’ex segretario generale della Cisl: «rappresenta il lavoro, San Salvo è una città industriale, è una città dove Franco Marini ci ha fatto comprendere anche il valore del sindacato, e quindi dell’esperienza del sindacato all’interno di una comunità e quindi abbiamo voluto riservare a lui la nostra sede. Vediamo in Franco Marini un punto di riferimento, è a lui che abbiamo dedicato la nostra iniziativa». Boschetti infine ha spiegato come l’insegnamento di Marini sia ancora attuale, specie di questi tempi: « Già nel ‘96 ci ha fatto comprendere come si deve convivere all’interno di una coalizione, con la prima esperienza dell’Ulivo e poi le altre. Stare all’interno di una coalizione significa molto probabilmente, quasi sempre, prestare la propria attività ad altri. Il Pd a San Salvo è un partito che ha messo a disposizione la propria esperienza ad altri. Abbiamo costruito questa coalizione – ha concluso Boschetti – che si sta affermando come quella che vincerà le elezioni».
Alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina a segretario provinciale, Leo Marongiu si è detto convinto «che torneremo qui a festeggiare insieme». «Quando abbiamo svoltato nel 2011 a Lanciano abbiamo iniziato il nostro percorso con la presentazione della lista del Pd alla presenza di Franco Marini, anche questo è un altro segno che accomuna quell’esperienza a quello che vedo qui» ha ricordato Marongiu, garantendo l’appoggio del partito per far partire da San Salvo “la lunga corsa verso le regionali”.
La parola quindi è passata al suo predecessore, Gianni Cordisco, segretario provinciale del Pd fino a qualche giorno fa, nonché vice presidente dell’Arap (Azienda regionale della attività produttive). Quest’ultimo «è l’ente – ha ricordato Boschetti nel dargli la parola – che ha governato il processo di insediamento di Amazon a San Salvo attraverso anche un’intercessione importante di Gianni Cordisco».
Che lo sviluppo passi attraverso Amazon, ne è convinto il vice presidente dell’Arap: «Qui abbiamo una delle zone – ha affermato Cordisco – che produce il 26% di quanto produce l’intera Arap regionale, è la zona dove avvengono le cose più importanti e significative di tutto il ciclo industriale, avviene che Denso, che è un’attività legata all’automotive, che ha garantito per tanti anni stabilità, oggi va in difficoltà per alcune ragioni ed entra in gioco Amazon che è stata un’intuizione che dà di fatto anche un nuovo aspetto e nuova visibilità a questo pezzo di provincia e di regione. Con Amazon si aprono delle attenzioni significative sulla logistica, su tutto ciò che può essere il porto di Vasto, un’attività di sviluppo che già stiamo vedendo in questo tempo e non è stata gestita in alcun modo. In questa amministrazione nessuno è stato sentito per le scelte conseguenti a questa attività e a mio avviso hanno scelto la persona meno indicata a guidare un pezzo di futuro che ci aspetta».
Sviluppo che deve riuscire anche a trattenere in loco la gioventù offrendo un lavoro: «San Salvo è una città che nonostante tutto questo negli ultimi sette anni ha perso 170 cittadini, c’è un livello di nascite più alto che altrove ma i giovani da qui vanno spesso via, e da uno studio che abbiamo commissionato con Arap abbiamo visto che in queste zone solo su 200 dipendenti, solo 5 dipendenti hanno meno di 30 anni, mentre in 130 si collocano tra i 39 e i 50 anni. Questo significa che bisogna intervenire subito a guidare questi processi».
Il presidente della provincia Menna ha salutato l’apertura del circolo Pd come un « grande acquisto di democrazia, l’inaugurazione di una sede politica è il momento in cui vince la democrazia. Ancor più significativa nel momento in cui la si dedica a un personaggio come Franco Marini, l’uomo dei diritti, delle battaglie contro le ingiustizie, per risolvere i conflitti». «Un pacificatore – lo ha definito Menna – se le grandi battaglie sindacali sul lavoro, sul sociale, sulle opportunità, si sono fatte, è grazie soprattutto a Franco Marini».
Travaglini ha riconosciuto nel Pd «uno dei pochi partiti che si possono chiamare ancora tali». Il programma partirà da febbraio per i quartieri, ha affermato il candidato sindaco assicurando gli alleati che «il motore di questa coalizione sarà proprio il Partito democratico perché questo è il modello che è sempre appartenuto a San Salvo, il modello in cui si fa la sintesi di tutto il territorio, in cui il territorio viene rappresentato e che, partendo anche dal modello di Vasto, che stiamo copiando, deve riportare San Salvo e questo territorio ad essere un tassello fondamentale della provincia e della regione».
Infine l’appassionato ricordo di Franco Marini ad opera di Paolucci e Fina. Paolucci ha sottolineato l’importanza dell’essere “di parte”: «Con orgoglio ogni qualvolta ci mettiamo in testa di essere di parte, parlando poi a tutti, riusciamo ad essere identitari davvero e a costruire, con gli accordi e le coalizioni, una maggioranza nella comunità. Credo che non ci fosse più persona di parte come Franco Marini, ci ha insegnato lui ad essere una persona di parte, fondando il PD e prendendolo dal lato più corretto, più giusto dell’identità, il lavoro. E’ sempre stato – ha aggiunto Paolucci – orgogliosamente, in modo testardo, rivendicandolo in ogni occasione, una persona di parte, ed essendo una persona di parte ha sempre costruito per quella parte gli obiettivi, iniziativa politica, accordi se necessario, per portare a casa un risultato per la parte che voleva rappresentare. e non è questa – ha concluso il capogruppo Pd in consiglio regionale – la missione più alta della politica?»
Fina ha esultato per l’apertura del circolo «ne abbiamo chiuse troppe, ne abbiamo vendute troppe, torniamo ad aprire le sedi del partito, presto avremo una nuova sede regionale grande il doppio, e sarà nella periferia di Pescara», e ha concluso ricordando come sette anni fa Franco Marini sfiorò l’elezione a presidente della Repubblica: «è stato la seconda carica dello Stato, nella sua storia lui è sempre stato attento a difendere il lavoro da costruire, quindi non solo i diritti del lavoro, ma gli strumenti dell’economia che si fa sviluppo, e a coniugare sviluppo e tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, e lo ha fatto in anni in cui il conflitto era la regola principale, non il punto di sintesi. E’ stato un grande uomo di popolo, sarebbe stato un grande presidente della Repubblica, non si possono fare paragoni ma nella storia dei presidenti della Repubblica viene più facile associarlo a un Pertini, perché era davvero in grado di parlare con tutti, sarebbe stato un grande presidente popolare».
Fabio Papalia