Gennaio è da sempre stato un periodo di forte respiro per le attività commerciali grazie ai saldi, purtroppo però, dopo l’arrivo della pandemia, niente è stato più come prima. Il comunicato stampa di Confcommercio Chieti delinea una situazione negativa, citando un calo dei consumi che sfiora il 30% nei negozi fisici, con un’evidente contrazione degli affari che ha paralizzato le vendite natalizie e non ha fatto ancora decollare la stagione dei saldi invernali, ben lontani dai dati registrati negli anni precedenti alla pandemia.
Federmoda Confcommercio lancia l’allarme rosso della categoria ed invia una lettera accorata al Governo. I destinatari della missiva sono, rispettivamente, il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ed il vice ministro Gilberto Pichetto Fratin. I dati messi nero su bianco da Federmoda Confcommercio sono eloquenti. L’Ufficio studi di Confcommercio ha evidenziato come sia stato registrato un segno meno pari al 10,5% nel comparto dell’abbigliamento e delle calzature mettendo a specchio il 2019 ed il 2021. Il dato, peraltro, rappresenta una media riguardo i consumi effettuati su tutti i canali di vendita. Di conseguenza, togliendo gli acquisti sul web, il calo riscontrato nei negozi in presenza tocca quasi il 30%. Un dato a dir poco preoccupante considerando le numerose settimane di lockdown vissute negli ultimi due anni che hanno fatto perdere al settore, dal 1 gennaio 2020 al 30 giugno 2021, 31.373 addetti nel solo commercio della moda.
“La ripresa non è uguale per tutti e poi di quale ripresa parliamo, di quella auspicata o di quella percepita? Per i negozi fisici e in particolare per quelli della moda che abbracciano l’abbigliamento, le calzature, la pelletteria, gli accessori, il tessile moda e per la casa- spiega Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio e Federmoda Chieti- la nuova ondata pandemica che di fatto ha prodotto un nuovo lockdown, l’inflazione, il caro energia, l’altissimo costo dei carburanti, ha raffreddato i consumi e congelato la ripresa.” Per questi motivi Federmoda Confcommercio ha inoltrato una serie di richieste al ministro Giorgetti. “Bisogna procedere subito con interventi di sostegno, con moratorie e crediti d’imposta ai settori più colpiti e tra questi anche il commercio di vicinato- afferma Tiberio- perché attraverso queste attività commerciali si mantiene il decoro, la crescita e la sicurezza delle nostre città.”