Vasto in Azione, attraverso il suo coordinatore cittadino Nino Fuiano, torna sull’argomento delle ipotesi di variante alla SS16 nel territorio di Vasto. “La storia della variante alla SS16”, dice Fuiano, “rischia di diventare un doppione di quella del nuovo Ospedale, una vicenda su cui arringare le masse. Vasto in Azione ritiene che la proposta di minivariante da portare lungo il costone orientale sia da rigettare con forza sia nella sua versione con gallerie, sia in quella che prevede viadotti a vista”
Facciamo un passo indietro. Come raccontato in un nostro precedente articolo, “i carotaggi nel terreno avvenuti nei giorni scorsi nella zona del costone orientale hanno fatto scattare il campanello d’allarme in città. Durante queste operazioni i tecnici incaricati dall’Anas hanno prelevato porzioni di terreno in vista della possibile realizzazione della variante alla statale 16″.
Si potrebbe verificare quindi la possibilità che la tanto attesa variante della SS16 (di cui si parla da oltre vent’anni) possa essere costruita a ridosso del costone orientale, proprio sotto la Loggia Amblingh.
Scelta che incontrerebbe la contrarietà sia dei vastesi (visto l’impatto paesaggistico che avrebbe l’opera) sia dell’attuale amministrazione comunale. Nei giorni scorsi, infatti, il consigliere comunale Giuseppe Forte ha protocollato una mozione urgente affinché il tema della variante alla SS16 torni in consiglio comunale (confermando la sua contrarietà ad ogni ipotesi che il tracciato passi dal costone orientale della città). Tra la cittadinanza ci sarebbe anche l’intenzione di iniziare una raccolta di firme.
Vasto in Azione, come si diceva in apertura dell’articolo, è contraria alla mini variante sia attraverso gallerie che viadotti a vista perché, come continua Fuiano: “Impatterebbe in modo irrimediabile sull’aspetto paesaggistico e ambientale senza ‘liberare’ realmente la fascia costiera che dovrebbe essere restituita in pieno alle possibilità di sviluppo turistico. Ricordiamo che la proposta in discussione non libera il tratto Nord della nostra costa limitandosi ad un aggiramento dell’abitato di Vasto Marina. Notoriamente il costone orientale è definito ‘fragile’ ed è soggetto a continui rischi di cedimento e di smottamento, sarebbe interessante sapere se il comune di Vasto possiede studi recenti (ultimi due anni) a riguardo da contrapporre ad eventuali risultanze ANAS”.
“La soluzione migliore”, quindi, secondo Vasto in Azione, “è quella che prevede un arretramento reale della SS16 alle spalle dell’abitato cittadino, ci sono proposte in merito che andrebbero sostenute e corroborate da interventi politico-amministrativi forti. Riteniamo tale soluzione idonea e collocata all’interno di una visione strategica di sviluppo del territorio del vastese per le seguenti ragioni: 1) si libererebbe la costa restituendola alla sua vocazione turistico/ambientale, 2) andrebbe a crearsi uno snodo stradale di importanza strategica per l’intero territorio “avvicinando” i paesi dell’entroterra a Vasto e agli snodi autostradali iniziando a rendere reale un progetto di “territorio condiviso” in cui Vasto riprenderebbe il ruolo di capofila e potrebbe essere il volano per altre situazioni su cui è bene ragionare in termini di condivisione e di forte collaborazione”.
“Anche in considerazione del ruolo che il Sindaco Francesco Menna riveste a livello provinciale”, conclude Fuiano, “saprà far valere le ragioni di Vasto e del suo territorio. La cocciutaggine con cui si insiste, da parte di alcuni, per la collocazione a valle della Loggia Ambling della variante è fortemente oscura e non regge neanche la minaccia di perdere i fondi. Dopo la questione del Tribunale e dell’Ospedale, quella della variante non può essere la concretizzazione del famoso proverbio ‘Non c’è due senza tre’”.