LANCIANO – Traditi dal motorino, dai vestiti e dai tatuaggi, stamattina i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lanciano hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini del luogo, G.L. 50enne e G.B. 39enne, entrambi di Lanciano, per rapina aggravata in concorso. A loro carico i militari hanno raccolto gravissimi indizi di colpevolezza in ordine a due episodi criminosi avvenuti il 3 gennaio 2022 presso la tabaccheria di Villa Andreoli e l’11 gennaio 2022 presso un bar tabacchi di Viale Cappuccini.
A Villa Andreoli l’esercizio commerciale era stato preso di mira da due giovani che, con il volto nascosto da sciarpe e caschi, avevano minacciato con una pistola il figlio del titolare facendosi consegnare circa 1.200 euro, fuggendo successivamente a bordo di un ciclomotore e facendo perdere le tracce nonostante fossero stati inseguiti, per un tratto, dalla figlia del proprietario a bordo di un’autovettura.
A Viale Cappuccini invece, il rapinatore, con cappuccio e mascherina aveva agito in solitaria e, dopo aver mostrato l’arma al titolare, aveva chiesto l’incasso ma era stato messo in fuga dallo stesso esercente che per un tratto era anche riuscito ad inseguirlo a piedi nelle vie adiacenti.
Le indagini, tempestive e meticolose, attivate dai militari della Compagnia di Lanciano, diretta dal tenente colonnello Vincenzo Orlando, sono consistite in una certosina ricostruzione temporale degli eventi, resa possibile da una serie di immagini estrapolate da diverse telecamere installate nelle vicinanze delle attività prese di mira e lungo il percorso di fuga. Grazie anche a una profonda conoscenza del territorio, dei soggetti e delle dinamiche criminali, i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile sono riusciti in poco tempo a individuare il ciclomotore utilizzato per la fuga e a risalire così al suo utilizzatore, che nei giorni successivi è stato costantemente monitorato negli spostamenti e, sempre grazie alla presenza di telecamere, immortalato più volte, sia da solo che in compagnia di un altro soggetto, successivamente identificato e risultato essere – secondo gli investigatori – proprio il complice della rapina.
In particolare, è stato possibile, grazie alla buona qualità delle immagini acquisite, effettuare delle precise comparazioni tra i soggetti e il loro abbigliamento, immortalati sia in orario antecedente che successivo alle rapine; addirittura è stato possibile fare uno zoom su alcuni tatuaggi indosso a uno dei rapinatori, elemento questo che non era sfuggito neanche a una vittima e che subito aveva segnalato in denuncia. L’insieme delle risultanze investigative è stato riportato in una corposa informativa al procuratore della Repubblica che ha avanzato quindi richiesta di custodia cautelare al giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa; quest’ultimo, concordando pienamente l’esito delle investigazioni condotte dai Carabinieri, ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico degli indagati, riconoscendo la sussistenza delle esigenze cautelari, persistendo il pericolo di recidiva criminosa e stante la gravità del reato e la loro pericolosità desunta da specifici precedenti.
Successivamente, G.L. è stato condotto in carcere mentre G.B. ha ricevuto la notifica in carcere dove già si trova ristretto per l’arresto in flagranza, per tentata rapina, operato a Fossacesia dai Carabinieri di Atessa. Sul fronte furti, i Carabinieri di Lanciano stanno ancora svolgendo verifiche in ordine a un episodio avvenuto nello stesso periodo nel territorio di Castel Frentano, dove un uomo e una donna hanno tentato un furto in casa di un anziano minacciandolo di percosse.