Torna in Commissione Assetto e utilizzazione del territorio il Regolamento per l’utilizzo dei trabocchi. “Un anno fa avevamo detto che il Regolamento per l’utilizzo dei trabocchi che si stava approvando presentava delle criticità. Ed ora quanto avevamo preannunciato si è verificato”. Lo dice Guido Giangiacomo in vista della seduta della Commissione che dovrà prendere atto delle criticità rilevate dalla Asl al Regolamento approvato lo scorso giugno, per regolamentare le strutture che svolgono servizio di ristorazione, e provvedere alle necessarie modifiche.
“I consiglieri presenti nella scorsa consiliatura – hanno evidenziato nei giorni scorsi i rappresentanti del centrodestra Guido Giangiacomo, Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Sabrina Bocchino e Antonio Monteodorisio – segnalorono, astenendosi dal voto, che il regolamento approvato a colpi di maggioranza, a ridosso delle votazioni, era illegittimo e censurabile, in caso di ricorsi, dalla giustizia amministrativa poiché adottato in violazione delle leggi sopra ordinate. Ancora una volta Menna è costretto, dopo aver sbandierato l’approvazione ai quattro venti e criticato la posizione di astensione, a fare retromarcia”.
Sono tre i punti di criticità da risolvere: il limite massimo di superficie – fissato in 130 mq., la realizzazione di vasche Imhoff in assenza di allaccio alla rete fognaria e l’utilizzo di gas metano nelle cucine. Aspetti che dovranno essere superati per consentire a chi opera nella ristorazione sui trabocchi – sia nelle strutture già esistenti che quelle in divenire – di organizzarsi in vista della prossima stagione turistica.
Se la questione delle vasche di raccolta e del gas metano sembrano facilmente risolvibilil, potrebbe esserci più dibattito in merito alla superficie massima da consentire sui trabocchi, con differenti visioni sulla questione anche all’interno della maggioranza amministrativa. La seduta della Commissione è fissata per domani, 18 gennaio. “Fino a quel momento possiamo dire poco nel merito – sottolinea Giangiacomo – perché non abbiamo avuto modo di vedere le prescrizioni della Asl. Ascolteremo le criticità rilevate e le proposte e prenderemo la nostra decisione“.
Una volta che la Commissione avrà trovato la quadra si dovra passare in consiglio per l’approvazione del documento rivisto e, come già accaduto per la prima stesura, al vaglio del Servizio igiene della Asl.