Non un tavolo di crisi, ma un tavolo per programmare gli interventi (soprattutto sulle infrastrutture) necessari ad attrarre nuove imprese e far restare quelle che già rappresentano una fetta importante dell’economia abruzzese. Dal vertice regionale sull’automotive di qualche giorno fa non arrivano notizie decisive sul futuro di Sevel, Pilkington e Denso, ma solo buoni propositi.
Convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Daniele D’Amario, vi hanno partecipato i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, e Ugl, i vertici di Arap, Sangritana, Confindustria regionale e Confindustria Chieti Pescara, Polo innovazione e il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, e l’assessore alle Attività produttive del Comune di San Salvo, Tonino Marcello. Le tre fabbriche per ragioni diverse preoccupano le migliaia di dipendenti: la Sevel negli ultimi mesi ha dato una pesante sforbiciata ai livelli occupazionali soprattutto per quanto riguarda in staff leasing e sul futuro preoccupa la decisione di Stellantis di aprire un’altra sede in Polonia; Pilkington e Denso sono sovrastate da dense nubi causate dalle difficoltà della pandemia, da un mercato stagnante e dalle incertezze sull’avvento dell’auto elettrica.
“Dobbiamo avere davanti – ha detto D’Amario – un quadro completo dei problemi, trovare le soluzioni ma soprattutto condividere le politiche di sviluppo. Avere contezza che si apre per l’Abruzzo una fase importante della propria economia ed è per questo che nel settore industriale più importante della regione dobbiamo essere capaci di assicurare la competitività del sistema produttivo verso le nuove sfide della transizione ecologica e delle nuove frontiere della propulsione elettrica”.
A fare le veci del sindaco Tiziana Magnacca, c’era l’assessore sansalvese Tonino Marcello: “L’obiettivo è concertare una programmazione dei fondi in arrivo per attrarre nuovi insediamenti e salvaguardare quelli esistenti. È stato un tavolo di ripartenza. Ho ribadito che è necessaria una concertazione su infrastrutture e servizi su scala regionale per non farci trovare impreparati”.
La situazione delle due multinazionali giapponesi presenti a San Salvo è particolarmente delicata con numerosi esuberi da gestire. Alla Denso oltre 100 lavoratori sono usciti volontariamente negli ultimi due mesi, si deve arrivare a 200, la quota indicata dalla proprietà come eccedente lo scorso anno. I prossimi mesi saranno decisivi anche per la Pilkington che occupa circa 2500 persone: la cassa integrazione è in scadenza e per salvaguardare i posti di lavoro sarà necessario attingere ad altri ammortizzatori sociali.