Si scalda il dibattito intorno all’ipotesi di una variante alla Statale 16 sotto il belvedere vastese. L’ex vicesindaco Giuseppe Forte ha presentato una mozione urgente indirizzata al sindaco Francesco Menna e a tutti i componenti della giunta per portare nuovamente l’argomento in consiglio comunale chiamato a esprimere una precisa presa di posizione contro “qualsiasi ipotesi progettuale che vada a interessate il versante orientale della città fortemente fragile al punto da essere classificato come ‘zona rossa’ nelle mappe regionali e comunali”.
L’ex assessore già ieri aveva ricordato la ferma posizione dell’assise civica espressa in due precedenti occasioni, ora con la mozione torna a sollecitare l’impegno del sindaco e dell’amministrazione per promuovere l’iter tecnico procedurale del progetto e per ribadire la contrarietà “alle ipotesi di tracciato di variante a servizio dell’abitato di Vasto e Vasto marina predisposte dall’Anas con la previsione di viadotti e/o galleria (da località Trave fino alla stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo) ritenute non compatibili con lo sviluppo ordinato del territorio secondo le risultanze scaturite dall’esito dei confronti e dell’esame delle ipotesi progettuali fatte anche dai tecnici del Comune”.
Forte, infine, oltre a sollecitare un intervento dei rappresentanti parlamentari del territorio e della Regione dice la sua anche sull’insufficienza dei fondi: “Propongo come già fatto in precedenti incontri avuti con i vertici Anas di realizzare un primo lotto tra San Salvo e Vasto con le somme attualmente disponibili e di progettare un secondo tronco da realizzare con un futuro ulteriore finanziamento da inserire nei piani di intervento”.
L’ALTERNATIVA DELL’ENTROTERRA – Rispolvera l’ipotesi di una variante nell’entroterra, invece, il consigliere comunale di Cupello Camillo D’Amico. Tale soluzione era stata votata alcuni anni fa da circa 30 consigli comunali del territorio e, nel corso degli ultimi anni, è stata riportata in voga anche dall’ex sindaco di Lentella e attuale consigliere provinciale Carlo Moro.
“Quest’importantissima opera viaria – dice D’Amico – non può e non deve essere una questione ‘privata’ dei comuni della costa, ma deve rappresentare un importante snodo che allegerisca il carico di traffico attualmente insistente sulla SS16, soprattutto nel periodo estivo, e deve costituire un reale ‘avvicinamento’ con le aree interne sempre più spopolate. Il tracciato non può altro che essere quello che passa per la fondovalle Sinello s’interseca con la fondovalle Treste e s’innesta alla Statale Trignina per poi sboccare, all’altezza di San Salvo Marina, nuovamente sulla stessa SS16. Questo è l’unico tracciato che unisce il territorio del Vastese. Altre fantasiose ipotesi lo dividono e impoveriscono ancora di più l’interno. Oggi Francesco Menna è sì sindaco di Vasto ma anche credibile e autorevole presidente della provincia di Chieti; non può lasciare si ‘solisti’ la discussione e la conseguente decisione di una partita così importante e vitale per il nostro territorio”.
Su quest’ultima ipotesi c’è da ricordare che, nel giugno 2020, la Regione inserì un progetto simile tra quelli a “priorità alta”, ma l’assessore Nicola Campitelli precisò che non si trattava di una variante alla SS 16 [LEGGI].