Le operazioni di carotaggio lungo il costone orientale di Vasto riaccendono la spia rossa nel mondo politico locale. Campioni di terreno sono stati prelevati ieri nella zona di via Fonte Joanna per studiare la composizione del sottosuolo. Motivo: la costruzione della variante alla statale 16. Attesa da da oltre vent’anni, la strada che dovrà allontanare il traffico pesante dalla riviera mette d’accordo maggioranza e opposizione, perché nessun partito vuole il viadotto al di sotto della balconata panoramica del centro storico. Di questa soluzione proposta dall’Anas si parla ormai da due anni. Ecco il video del 2020: GUARDA.
“Sulla questione dei carotaggi che l’Anas sta facendo in via Fonte Joanna – annuncia il sindaco, Francesco Menna – chiederò una riunione con i rappresentanti dell’ente, ben conoscendo la bravura e l’operosità del direttore Antonio Marasco, che riuscirà a conciliare giustamente le esigenze del territorio, le ambizioni e i desideri dei cittadini con la necessità di una variante. Ritengo che, se proprio variante dobbiamo parlare in quell’area, a questo punto dobbiamo riprendere il progetto di quella galleria che, probabilmente, concilia gli interessi di tutti e potremo, a quel punto, parlare di variante del sorriso”.
“Noi coltiviamo un progetto di mobilità sostenibile, quello della strada del brodetto, per unire, attraverso la sostenibilità fisica, la ciclobike, la passeggiata, Vasto città con Vasto Marina. Penso a quelle navicelle spaziali rappresentate dalle funivie o dalle funicolari, che impattano sui territori e sono impossibili da fare sulla nostra bellissima area tra pareri, terreni privati, espropri e vincoli di ogni natura. La variante potrebbe, invece, rappresentare l’opportunità di trasformare il tratto di statale 16 che attraversa Vasto Marina in una strada del mare, spostando quei pachidermi di tir all’interno di una galleria che li nasconderebbe fino ad arrivare quasi a San Salvo, nella zona industriale. Se di variante si deve parlare, deve essere di galleria, perché conserva la bellezza della nostra città. Invece la variante a raso che passa sotto a Palazzo d’Avalos è incompatibile sotto gli aspetti ambientale, turistico, idrogeologico, culturale con la nostra città”.