C’è anche un 40enne domiciliato a Vasto tra le persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare nell’ambito di un’operazione contro il traffico di droga del comando provinciale dei carabinieri dell’Aquila. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, l’uomo, che si era da poco trasferito a Vasto, gestiva e coordinava, insieme a una 32enne (già finita in carcere a Chieti per altri reati), l’arrivo della droga nel capoluogo e la vendita al dettaglio.
Sono complessivamente 14 le ordinanze di custodia cautelare (6 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 4 con l’obbligo di dimora nel comune di L’Aquila) emesse da dal gip dell’Aquila che hanno interessato altrettante persone nel capoluogo abruzzese e a Chieti, Vasto, Ardea (Rm), Pomezia (Rm), Cremona, Napoli e Brescia. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di concorso nel reato di spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento personale. All’operazione hanno partecipato anche diverse unità cinofile antidroga provenienti da Chieti, Modugno e Roma e un’unità del 16° nucleo elicotteri di Rieti.
“L’indagine, condotta dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di L’Aquila e coordinata dal procuratore della Repubblica Michele Renzo e dai sostituti Guido Cocco e Marco Maria Cellini, si è sviluppata a partire dall’inizio del 2021 – spiega una nota delle forze dell’ordine – si è avvalsa di attività tecniche e numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno permesso di individuare un vero e proprio gruppo criminale che gestiva con profitto un traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish tra il capoluogo abruzzese e il litorale romano (in particolare Ardea e Pomezia). Lo stupefacente, comprato sul litorale romano, veniva trasportato a L’Aquila da corrieri che lo occultavano all’interno di vani appositamente ricavati in diversi autoveicoli. I mezzi utilizzati erano di proprietà di fiancheggiatori incensurati, così da limitare il più possibile i normali controlli alla circolazione stradale. Una volta giunto a L’Aquila, lo stupefacente veniva tagliato e diviso in dosi, per poi essere rivenduto sulle principali piazze di spaccio”.
“I soggetti che si occupavano dello spaccio al dettaglio venivano contattati di volta in volta dagli acquirenti soprattutto attraverso le piattaforme social, nel tentativo di sfuggire a eventuali intercettazioni telefoniche. Gli appuntamenti per le cessioni di droga avvenivano in luoghi della città sempre differenti e i pusher erano attenti a portare con loro solo le dosi necessarie alla singola vendita. Ciò all’ovvio scopo di essere segnalati come assuntori di sostanza stupefacente, ed evitare così la denuncia penale, qualora fossero incappati nei controlli delle forze dell’ordine. Gli incontri per la vendita al dettaglio dello stupefacente inizialmente avvenivano quasi esclusivamente nella zona di Pettino, dove vivevano alcuni dei principali indagati. Successivamente, avendo notato che i residenti cominciavano ad allarmarsi del continuo via vai nell’intero arco delle 24 ore in pieno lockdown, gli incontri per le cessioni si sono spostati in alcuni luoghi di ritrovo di facile individuazione, normalmente molto frequentati, proprio allo scopo di dissimulare e delocalizzare lo spaccio: nei pressi del centro commerciale L’Aquilone o del centro commerciale Cermone e nei piazzali antistanti supermercati del centro cittadino o delle zone di Bazzano, Sassa, Coppito a seconda della zona di residenza degli acquirenti, dove i pusher si recavano di volta in volta. La vicinanza ad attività commerciali che vendono generi di prima necessità favoriva tra l’altro una migliore giustificazione in caso di controllo da parte delle forze di polizia nel periodo in cui i movimenti erano limitati a seguito della normativa anticovid”.
“Nei mesi in cui si sono svolte le indagini preliminari, i militari del nucleo operativo e radiomobile hanno già arrestato in flagranza di reato 4 dei soggetti indagati, sequestrando in tutto circa 100 grammi di cocaina e 50 di hashish. I militari hanno anche segnalato alla prefettura delL’Aquila numerose persone residenti nel capoluogo individuate come assuntori, sequestrando a ognuna le singole dosi di stupefacente appena acquistate, ciascuna del peso di circa mezzo grammo. Tutti gli acquirenti sono stati inoltre ascoltati a verbale in merito alla compravendita dello stupefacente”.
Il gip dell’Aquila Guendalina Buccella ha inoltre riconosciuto l’attualità delle ipotesi di reato contestate e la pericolosità dei soggetti indagati, che nei prossimi giorni saranno ascoltati dallo stesso giudice per i previsti interrogatori di garanzia. I soggetti raggiunti dalla misura, di cui 7 italiani e 7 albanesi, sono tutti privi di occupazione e nella maggior parte dei casi con precedenti di polizia specifici”.
Oltre alla donna già in carcere e al 40enne che si trovava a Vasto, sono stati raggiunti dalle ordinanze un cittadino italiano, 65enne, già detenuto nel carcere di Napoli, un 25enne straniero raggiunto a Brescia e altri due, entrambi 19enni, residenti all’Aquila”.