Età dell’Universo, ammassi globulari, Gruppo Locale, Via Lattea e densità dello spazio intergalattico. Sono questi alcuni dei tanti argomenti sui quali si sono cimentati lo scorso 9 dicembre, in tutta Italia, ben 2879 alunni e alunne affrontando la fase di preselezione (categoria Junior 1, ovvero frequentanti del terzo anno delle scuole secondarie di primo grado) delle Olimpiadi Italiane di Astronomia.
Giunte oramai alla XX edizione, le Olimpiadi Italiane di Astronomia offrono agli studenti delle scuole italiane un incentivo ulteriore per sviluppare la passione e l’interesse nei confronti dell’astronomia e spesso, almeno prima della pandemia, una bella possibilità di incontrare studenti di altre scuole e astronomi con i quali chiacchierare e confrontarsi sui recenti sviluppi della ricerca astronomica, con l’Italia sempre in primo piano e coinvolta in importanti missioni internazionali.
Le Olimpiadi sono bandite dal Ministero dell’Istruzione insieme alla Società Astronomica Italiana (SAIt) e in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). La prova affrontata dai ragazzi consisteva in un questionario da 30 domande a risposta multipla da completare in 45 minuti.
Negli ultimi anni queste gare hanno visto un’attenzione sempre maggiore da parte delle scuole che, grazie ai loro docenti, hanno coinvolto tantissimi studenti; questo è testimoniato dai numeri, sempre crescenti, degli iscritti alle gare delle Olimpiadi, se si fanno i paragoni con le passate edizioni. Tutti i partecipanti parlano con entusiasmo delle Olimpiadi, descrivendole come un’esperienza altamente istruttiva, utili per andare ben oltre il classico “approfondimento”. Durante la preparazione, infatti, i docenti e i loro alunni affrontano insieme alcuni argomenti di fisica e astronomia che altrimenti non troverebbero spazio e si va così ben oltre i classici doveri scolastici.
L’istituto comprensivo G.Rossetti di Vasto ha partecipato per la prima volta alla competizione ottenendo un risultato oltre le previsioni. Sono cinque gli alunni, tutti appartenenti alla III A, ad aver superato la prima fase: Christian Acquarola, Matteo Aquino, Matteo De Santis, Riccardo Cristiano Faella e Badr Kourbani. La scuola vastese è l’unica della provincia di Chieti ad avere alunni ammessi alla gara interregionale (la sede Interregionale di riferimento è quella di Teramo per gli studenti delle scuole di Abruzzo, Marche, Molise e Umbria).
“Quando ho proposto alla mia classe la partecipazione alle Olimpiadi – dice il prof. Andrea Simoncelli, docente di matematica e scienze della classe III A – ho avuto subito una grande risposta da parte degli alunni e delle alunne, molto motivati e interessati. Credo sia importante dare loro degli stimoli sempre diversi e devo dire che in questo caso lo stimolo è stato più che raccolto! Così, dopo aver rivisto un po’ la scansione temporale della mia programmazione, abbiamo dedicato tantissimo tempo allo studio dell’astronomia, svolgendo anche delle simulazioni utilizzando le prove uscite nelle precedenti edizioni.
Molti di loro hanno studiato in piena autonomia, anche leggendo dei testi da me consigliati. Devo quindi esprimere la mia gratitudine nei confronti di tutti gli alunni iscritti e in particolare mi complimento con i cinque ragazzi che hanno superato la preselezione (il numero massimo che si potesse ottenere) che, a mio avviso, in questa edizioni era particolarmente difficile. Ora gli alunni affronteranno un periodo di studio davvero intenso: dovranno migliorare la loro già ottima preparazione, in particolare dal punto di vista della matematica utile per l’astronomia, per affrontare la Gara Interregionale durante la quale, rappresentando l’I.C. G. Rossetti, sfideranno i loro coetanei delle Marche e dell’Abruzzo (per la nostra categoria, le regioni Molise e Umbria non hanno studenti ammessi)”.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 24 febbraio quando, in modalità online, si svolgerà la fase interregionale. “Ringrazio anche la nostra Dirigente Scolastica Maria Pia Di Carlo, sempre attenta nei confronti di queste belle iniziative – conclude Simoncelli -. Non resta che augurare un grande in bocca al lupo ai nostri piccoli astronomi!”.