Nuovo anno, nuove speranze di vedere l’avvio (o la chiusura) di cantieri promessi e mai partiti (o di lavori iniziati rimasti a metà).
Un anno fa ci siamo lasciati con la conclusione della vicenda dell’ex autoporto abbandonato di San Salvo che, a inizio 2021, con la firma degli ultimi contratti, lasciava il posto al grande insediamento Amazon ormai in fase di ultimazione. Negli ultimi giorni del 2020, inoltre, riapriva dopo cinque anni e mezzo di chiusura e patimenti la Sp 162 tra Fraine e Castiglione Messer Marino.
Nell’anno appena trascorso sono ben pochi i passi in avanti per le varie chimere del territorio. Tra le opere concluse è da citare sicuramente l’isola ecologica di Vasto, progetto che teneva banco da oltre 15 anni e portato a termine con l’inaugurazione nel mese di maggio. La struttura di contrada San Leonardo è l’unica delle incompiute ultimate nell’anno appena trascorso.
Di seguito un elenco aggiornato delle principali altre chimere del territorio.
PASSI IN AVANTI – Si potrebbe citare innanzitutto il terminal bus i cui lavori sono partiti nel febbraio 2021 e che quest’anno dovrebbero vedere la conclusione almeno stando alle parole di Francesco Menna che l’ha inserito tra le opere da inaugurare entro i primi 100 giorni del nuovo mandato.
Il nuovo ospedale Vasto-San Salvo: come prevedibile, la chimera per definizione è tornata nell’agenda politica durante le elezioni amministrative vastesi. Le ultime notizie risalgono a fine luglio, quando il direttore generale della Asl Thomas Schael e l’assessore regionale Nicoletta Verì hanno presentato il progetto di contrada Pozzitello: tre anni per concluderlo, a patto di trovare i 65 milioni di euro mancanti.
La Via Verde: nel 2021 la lunga pista ciclopedonale di proprietà della Provincia di Chieti sulla quale sono concentrate le aspettative di rilancio turistico di tutta la costa teatina ha fatto significativi passi in avanti, ma è ancora da considerare un’incompiuta. I miglioramenti hanno riguardato la messa in sicurezza e l’apertura delle gallerie, ma restano da realizzare interi tratti (nella zona di Punta Penna ad esempio): ad oggi è a tutti gli effetti ancora un cantiere aperto (come d’altronde recitano i cartelli apposti dalla stessa Provincia declinando ogni responsabilità dal suo uso non autorizzato).
Il teatro comunale di San Salvo: l’enorme struttura è ancora desolatamente inutilizzata e incompleta. L’unica novità del 2021 è la richiesta avanzata ad aprile dal Comune di due milioni di euro al governo. L’imponente opera di piazza Aldo Moro è già costata tre milioni di euro, il suo completamento sembra ancora lontano. Se ultimato, però, resterebbe un punto di domanda sulla sua destinazione finale con costi di gestione non così trascurabili.
Il parcheggio di via Montegrappa: per la struttura in abbandono, ricettacolo di degrado, il 2021 ha significato il tramonto definitivo di un’ipotetica riconversione mediante project financing. In consiglio comunale è infatti stata approvata la variante al piano regolatore che destina l’area a nuove costruzioni a scopo residenziale. La struttura si avvia verosimilmente verso la vendita e la demolizione per far spazio ad altro (al netto di nostalgiche tentazioni).
Asilo Carlo Della Penna: una ferita aperta nel cuore della città. Per la struttura donata ai vastesi dal benefattore di cui porta il nome da anni si annunciano interventi, nel frattempo versa nel degrado totale. Menna dopo la seconda elezione a sindaco si è mostrato così fiducioso a riguardo tanto da inserirlo nei punti da realizzare nei primi 100 giorni: in questo lasso di tempo si è impegnato a pubblicare la gara d’appalto per i lavori, vedremo. È notizia di oggi, intanto, l’ammissione in graduatoria per l’assegnazione di fondi a riguardo (oltre 3 milioni di euro). È il secondo bando al quale il Comune viene ammesso, i tecnici, secondo quanto dichiarato da Menna, ora valuteranno quali fondi consentiranno di fare prima.
Il raddoppio del lungomare di San Salvo: per il primo lotto il Comune ha ricevuto 2,4 milioni di euro dalla E2K, la società che sta realizzando il centro logistico Amazon. Di milioni, per l’opera completa, ne servono altri 5,6 milioni che il Comune ha chiesto al governo partecipando a varie linee di finanziamento.
Porto e ultimo miglio ferroviario: nel corso degli anni si sono sommati così tanti annunci di finanziamenti e di lavori in partenza che si è perso il conto complessivo. L’ultima notizia a riguardo risale al settembre scorso quando il sottosegretario regionale Umberto D’Annuntiis ha convocato un vertice per accelerare l’iter. In quell’occasione sono stati citati 20.650.000 euro già pronti per portare la ferrovia fin sulla banchina.
Loggia Amblingh: dopo un estenuante tira e molla e modifiche al progetto, l’anno scorso si sono conclusi i lavori di consolidamento della loggia Amblingh. Per evitare disagi ai ristoratori durante l’estate, la pavimentazione non è stata ripristinata. L’intervento di consolidamento si è concluso all’inizio di giugno, resta da coprire con la pavimentazione quella porzione che oggi è ancora in cemento grezzo. A riguardo il sindaco Menna, interpellato su eventuali tempistiche, risponde che i lavori riprenderanno “quando la Regione e il ministero trasferiranno le somme”.
SENZA SPERANZE – Di questa speciale sezione fanno parte le incompiute di cui ormai si sono perse le tracce.
La regina non può che essere lei, la variante alla Statale 16 di cui si disquisisce da oltre vent’anni. Tra tracciati ufficiali e controtracciati ufficiosi, indiscrezioni, smentite, appelli affinché non si perdano i soldi già a disposizione e laconici “gli uffici romani dell’Anas stanno procedendo”, la faraonica opera che dovrebbe decongestionare il traffico sulla costa è circondata dalla nebbia più fitta.
La scuola infermieri di Gissi: di proprietà della Asl, è ormai da considerare un bene lasciato al proprio destino, nonostante gli appelli del sindaco Agostino Chieffo e la necessità di strutture dell’azienda sanitaria per fronteggiare l’emergenza Covid-19 (ad esempio per i covid-hotel).
Il Cotir: l’ex centro di ricerca di contrada Zimarino e di proprietà della Regione versa nella devastazione totale frutto di abbandono e scorribande di malintenzionati. L’ultima notizia a riguardo è lo stanziamento di 10mila euro – dopo il servizio di Zonalocale.it – per salvaguardare i beni presenti.
Il parcheggio sotterraneo di via Martiri Istriani: oltre 200 posti auto al coperto che potrebbero tornare utili nella corsa al parcheggio a Vasto Marina durante il periodo estivo, ma che sono in abbandono a causa di diversi problemi (tra i quali al sistema antincendio). Il Comune ha provato a vendere l’immobile, ma senza successo.