“Non abbiamo una data certa per la riapertura. Di certo possiamo assicurare che stiamo facendo tutto il possibile perchè il pubblico possa tornare presto in sicurezza allo stadio”. La dirigenza della Vastese Calcio ha fatto questa mattina il punto sull’avenzamento dei lavori per l’adeguamento dello stadio Aragona, chiuso al pubblico dallo scorso inizio di novembre per mancanza dell’agibilità [LEGGI].
L’assessore allo sport Carlo Della Penna ha ricordato come, lo scorso luglio, una circolare ministeriale e la conseguente nota della Lnd hanno imposto la messa a norma degli impianti. Disposizione poi recepita dalla Prefettura che l’ha trasmessa a Comuni e società sportive. Dalla Regione erano state già stanziate somme da destinare alla Vastese per i lavori. Sono 13 i punti che la Commissione provinciale di vigilanza sul pubblico spettacolo ha rilevato come critici e che dovranno essere oggetto di adeguamenti. “C’è l’impegno di tutti affinchè lo stadio sia sicuro ma anche bello. Stiamo già discutendo per arrivare all’eliminazione delle barriere per uno stadio all’inglese. È una prerogativa della nostra amministrazione lavorare per l’ammodernamento degli impianti. Ora l’attenzione è sull’Aragona ma si estenderà anche agli altri impianti pubblici”.
Il presidente della Vastese Franco Bolami, presente all’incontro con il co-presidente Pietro Scafetta e il vicepresidente Luigi Salvatorelli ha sottolineato come “da una situazione negativa, con la chiusura dello stadio al pubblico, ne sta venendo fuori una virtuosa. L’Aragona sarà un impianto sicuro e sistemeremo una situazione che si trascina da tempo. Intanto, visto l’avvio dei lavori, chiederemo, appena possibile, di poter riaprire una parte dell’impianto con una capienza limitata. I tifosi sono importanti per una squadra che sta crescendo bene. Come dirigenza stiamo facendo sacrifici da sette anni e siamo consapevoli che, crescendo insieme, si può andare avanti”.
Una data certa, però, non è al momento contemplabile. “Anche se non vedete ancora uomini e mezzi all’opera all’Aragona – spiega Salvatorelli, la cui ditta di costruzioni si occuperà dei lavori – stiamo già operando. Serve una importante fase progettuale, che abbiamo affidato all’architetto Vincenzo Di Pasquale”. Cruciale sarà la verifica della staticità delle tribune, che verrà fatta con prove di carico sulle parti strutturali, poi le certificificazioni sull’impianto antincendio, sugli impianti elettrici”. E poi, tra le 13 prescrizioni, ci sono il rifacimento dei bagni, delle uscite di sicurezza e altre questioni. “L’ultima commissione di vigilanza per l’Aragona c’era stata nel 2007 – ha ricordato Di Pasquale – e il certificato dura dieci anni. Con le attività che faremo si lavora anche per il futuro di questo impianto che può vivere di altro e non solo, una volta a settimana, di calcio”.
Su questo fronte Bolami raccoglie l’assist. “La gestione ci è affidata dal Comune annualmente. È nostra intenzione presentare un project financing di durata trentennale, che ci permetta di fare ulteriori investimenti per migliorare l’Aragona”.