Maria Rita Conese è morta per annegamento dopo essere caduta nel fiume Osento, non riuscendosi a rialzare per le gravi ferite riportate nella caduta. È questo l’esito dell’autopsia effettuata ieri mattina all’obitorio dell’ospedale di Chieti dal medico legale Cristian D’Ovidio. Dopo la caduta di oltre 10 metri – causata dalla spinta del marito, Angelo Bernardone, 74 anni, al culmine di una lite – la donna è rimasta in fin di vita in acqua e, poco dopo, è subentrato l’annegamento.
L’uomo oggi, assistito dal proprio legale Vincenzo Cocchino, sarà interrogato dal giudice Anna Rosa Capuozzo per l’udienza di convalida dell’arresto. L’avvocato del 74enne ribadisce che non c’è stata premeditazione, ma che si è trattato di un gesto d’impeto. L’uomo consegnandosi ai carabinieri ha detto di non farcela più a causa delle continue discussioni con la moglie gravemente malata di Alzheimer.
Nel primo pomeriggio di oggi, alle 14.30 nella chiesa di S. Salvatore a Casalbordino, è in programma il funerale della donna che sarà poi tumulata nel cimitero di Atessa dove riposano già i genitori e dove si stava recando con il marito il giorno dell’omicidio.