Niente serate da ballo a Capodanno. Si può andare al ristorante, ma vige il divieto di svolgere eventi, sia al chiuso che all’aperto. Nessun numero massimo di invitati nei cenoni casalinghi, tutto è affidato al senso di responsabilità personale.
Se è vero che gli ospedali non sono in sofferenza come lo scorso anno perché quest’anno il numero di ricoverati con Covid-19 è inferiore, è altrettanto evidente che la variante Omicron si sta diffondendo rapidamente. Il ministero dell’Interno ha emanato una circolare per disporre nei giorni festivi e prefestivi una serie di controlli, in particolare nei centri delle città e nelle zone in cui si trovano più locali. Per andare al ristorante, è necessario il Super green pass, rilasciato a chi è vaccinato e a chi è guarito dal Covid-19. Non ci sono limitazioni sul numero di persone sedute al tavolo, ma quando ci si alza bisogna indossare la mascherina.
Il 10 gennaio entreranno in vigore le nuove norme varate dal governo Draghi. Ma nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri potrebbe varare nuove misure, nel caso in cui ci fosse un ulteriore crescita dei contagi.
Super green pass – Dal 10 gennaio fino al termine dello stato di emergenza il certificato verde rafforzato sarà obbligatorio in alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciali, anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, sport di squadra e centri benessere, anche all’aperto; centri culturali, centir sociali e ricreativi, anche per le attività all’aperto.
Autobus – Il Super green pass sarà obbligatorio anche sui mezzi pubblici, compresi quelli di trasporto locale e regionale.
Cambia la quarantena – Il nuovo decreto stabilisce che – da domani, 31 dicembre 2021 – non sarà necessaria la quarantena precauzionale per contatto stretto con una persona positiva al Covid-19 in questi due casi: dopo aver ricevuto la terza dose di vaccino, oppure entro i 120 giorni dalla seconda dose, ma in questi due casi bisognerà indossare la mascherina Ffp2 nei dieci giorni successivi al contatto con un positivo; in caso di sintomi, però, sarà necessario un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno dall’esposizione al contatto con una persona positiva al virus. Per chi ha ricevuto la seconda dose da più di quattro mesi, l’autoisolamento scende da 7 a 5 giorni con test negativo. Nessuna modifica per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni con successivo tampone negativo, oppure a 14 giorni senza tampone.
Capienze ridotte – Il provvedimento del governo consente capienze limitate: al massimo al 50% per gli impianti all’aperto e al 35% per quelli al chiuso.