Settantacinque chili di pescato di dubbia provenienza o non correttamente conservato e 15mila euro di multe. In due casi, la polizia marittima ha scoperto anche “carenze igienico sanitarie”. L’operazione Atlantide ha dato i suoi frutti anche sulla costa della provincia di Chieti. Dagli inizi di dicembre, i militari della Capitaneria di Porto di Ortona, dell’Ufficio circondariale marittimo di Vasto e della Delegazione di spiaggia di Francavilla al Mare hanno eseguito nella loro giurisdizione controlli a tappeto, disposti in tutta Italia dal Comando generale delle Capitanerie di porto, per garantire pesce tracciato e sicuro in pranzi e cene delle festività natalizie.
Le verifiche della polizia marittima hanno riguardato “le diverse fasi della filiera ittica, dal mare aperto, fino ai ristoranti della provincia, passando per i mercati ittici e i grandi centri di stoccaggio che, proprio in questo periodo, vedono abitualmente crescere in maniera esponenziale il flusso di attività, con conseguente maggiore rischio di possibili frodi o altri illeciti”, si legge in una nota della Capitaneria di Ortona.
“l dispositivo operativo messo in campo, nella provincia di Chieti, per l’operazione Atlantide e coordinato a livello regionale dalla Direzione marittima di Pescara, ha permesso di registrare, ad oggi 94 verifiche che hanno portato a 12 sanzioni per un importo complessivo di quasi 15.000 euro, oltre al sequestro di 75 chilogrammi di prodotto ittico risultato non conforme. Inoltre, in due casi specifici sono state altresì rilevate delle carenze igienico sanitarie per le quali è stata inviata apposita segnalazione alla competente Asl per i discendenti provvedimenti del caso.
Parte del prodotto sequestrato è stato devoluto in beneficenza a locali associazioni caritatevoli, previa attestazione dell’idoneità al consumo umano da parte dei veterinari della Asl, mentre laddove non è stato possibile ricostruire la corretta catena di conservazione del prodotto si è proceduto a rigetto in mare (per le vongole ancora vive) ovvero a smaltimento. Tra le violazioni più ricorrenti, in particolare, l’errata/omessa indicazione delle informazioni obbligatorie al consumatore, la mancanza di tracciabilità del prodotto e la detenzione di prodotto sotto la taglia minima consentita, ipotesi che, oltre a costituire un pericolo per il consumatore finale, finiscono col penalizzare altresì i tanti operatori onesti che, invece, operano nel completo rispetto delle regole previste dalle normative vigenti”.
Il comandante della Capitaneria di Ortona, capitato di fregata Francesco Scala, si dichiara “soddisfatto dai risultati conseguiti nel corso della recente attività di controllo, ha assicurato che l’azione di vigilanza della Guardia Costiera continuerà anche nei prossimi giorni, in vista anche delle festività per il Capodanno”.