Ora è ufficiale. Francesco Menna è il nuovo presidente della Provincia di Chieti. Il sindaco di Vasto ha prevalso sul suo collega di Lanciano, Filippo Paolini, che guidava il centrodestra.
In Consiglio provinciale la maggioranza di centrosinistra sarà composta da Arturo Scopino, Davide Caporale, Angelo Radica, Massimo Tiberini, Carlo Moro, Filippo Di Giovanni, Sergio Furia. Eletti in minoranza Giuseppe Luciani, Carla Di Biase, Stefano Costa, Eugenio Caporrella e Guido Giangiacomo.
Nel centrodestra la consigliera provinciale uscente Elisa Marinelli racconta di aver fatto un passo indietro: “Dopo i gravi errori elettorali fatti dal centrosinistra – scrive in una nota la consigliera comunale di San Salvo – mi sono confrontata con la maggioranza e i miei elettori, che ringrazio per la fiducia accordatami; da consigliere provinciale uscente convinta che la squadra sia la vera forza di un territorio, ho deciso di fare un passo indietro. Ho scelto di non proseguire con la mia candidatura in rappresentanza di questo territorio, ma di compiere un atto di generosità politica verso l’intero Vastese, affinché si potesse eleggere in sicurezza un consigliere”.
Respinto il ricorso – Le elezioni provinciali di Chieti non vanno sospese. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo regionale, che ha respinto il ricorso proposto dal centrodestra. Di conseguenza, dopo il voto bis dei rappresentanti dei 16 Comuni dai 3mila ai 5mila e dai 10mila ai 30mila abitanti [LEGGI], si saprà chi sono il nuovo presidente della Provincia e i 12 consiglieri provinciali. Per lo scranno più alto la sfida è tra il centrosinistra, guidato dal sindaco di Vasto, Francesco Menna, e il centrodestra, che si affida al primo cittadino di Lanciano, Filippo Paolini.
L’azione legale era scaturita dal pasticcio del 18 dicembre quando, nel seggio allestito all’interno del Palazzo della Provincia, a nove elettori erano state consegnate le schede sbagliate, ossia quelle destinate ai Comuni di un’altra fascia di popolazione. Da questo errore era derivata la necessità di ripetere parzialmente le elezioni, chiamando nuovamente a votare sindaci e consiglieri comunali dei centri che, per numero di residenti, rientrano in quelle fasce demografiche. Dopo la riforma Delrio del 2014, infatti, gli amministratori provinciali vengono scelti tramite elezioni di secondo livello: non votano i cittadini, ma sindaci e consiglieri comunali.
La richiesta di misure cautelari di eccezionale gravità e urgenza era stata presentata da Giovanni Angelucci, coordinatore della Lega a Francavilla. Il presidente della sezione di Pescara del Tar, Paolo Passoni, ha respinto il ricorso perché non sussistono i presupposti di indifferibilità e poiché “la riedizione parziale della procedura, quand’anche dovesse esitare con responsi negativi per gli odierni deducenti, non presenterebbe alcun connotato di irreversibilità vista la possibilità di impugnare tali risultati”.
Pd: “Centrodestra sconfitto” – Il centrosinistra già esulta: “Questa sera sarà chiara ed evidente la proporzione della vittoria di Francesco Menna e della larga coalizione che lo sostiene e sarà ancora più evidente la sconfitta pesante del centro destra, abbandonato da tanti amministratori locali a causa della propria arroganza e lontananza dalle istanze del territorio”, scrivono in un comunicato Leo Marongiu, segretario provinciale del Pd, e Gianni Cordisco, responsabile del comitato Menna presidente. “Una chiara debacle per i rappresentanti del presidente Marsilio. Da domani – affermano – Francesco Menna potrà proseguire e rafforzare il lavoro iniziato da Mario Pupillo, potendo contare su una solida maggioranza espressione dei partiti, dei civici, dei movimenti e dei territori di tutta la provincia di Chieti”.