“Sappiamo che quattro giorni di autogestione nel Liceo Classico di Lanciano non serviranno a modificare una legge nazionale, ma noi vogliamo rendere consapevoli i nostri studenti su ciò che rappresentano e possono fare per la società e per se stessi”. Così Tommaso Martelli, rappresentante d’istituto del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Lanciano, commenta la decisione di autogestirsi dopo l’assemblea dello scorso sabato.
Non un modo per prolungare la vacanze di Natale, ma la volontà, dicono, di mettere sul tavolo ciò che, a loro studenti, non va giù a livello nazionale e locale. “Vogliamo dire il nostro no alla totale mancanza di finanziamenti e provvedimenti ad hoc in tutte le leggi nazionali da ormai 10 anni – dice Martelli a Zonalocale – e la stessa mancanza la ravvisiamo tra le le leggi regionali, in cui la scuola appare sempre fanalino di coda. Non investire sulla scuola vuol dire non investire sul nostro futuro”.
E rimandano al mittente anche le accuse di chi, quest’anno, avrebbe preferito si evitassero forme di protesta simili, a causa dell’emergenza sanitaria. “Ci siamo organizzati e facciamo rispettare tutte le norme anti Covid. Abbiamo diviso i nostri corsi in classi con pochi studenti per evitare grossi assembramenti – spiega Martelli – ed il nostro servizio d’ordine è attentissimo al rispetto di tutte le regole”.
Quattro giorni di occupazione, dunque, per parlare di ambiente, arte e social e domani, per concludere una giornata dedicata alla musica in cui sarà protagonista anche la band dell’istituto.