Si è tenuta a porte chiuse la 25ª edizione del presepe vivente “Il Re poverello” dell’Istituto San Francesco di Gissi. Già lo scorso anno la rappresentazione che coinvolge gli ospiti e gli operatori del centro di riabilitazione era stata senza la presenza di pubblico. “Ci eravamo augurati di rivivere, nel 2021, l’atmosfera del nostro presepe vivente insieme alla popolazione locale – spiegano i responsabili della struttura -. A causa del persistere della pandemia, purtroppo, ciò non è stato possibile”.
Non è però venuta meno l’iniziativa che “è il culmine del percorso educativo-riabilitativo inerente la catechesi dei pazienti ospitati nel centro di riabilitazione”.
Per il secondo anno di fila i cancelli sono rimasti chiusi all’accesso di visitatori esterni, ma, ancora una volta, “l’esperienza magica della nascita di Gesù ha preso forma nella meravigliosa pineta del Centro, dove la capanne sono tornate ad animarsi come per incanto e gli ospiti hanno potuto ricoprire il doppio ruolo di attori e di visitatori privilegiati della manifestazione. La pandemia ha tenuto lontana la popolazione, ma non è riuscita a cancellare il presepe vivente di Gissi, giunto ormai alla sua venticinquesima edizione”.