Assumere cento operatori socio-sanitari per far fronte alla grave carenza di personale nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti. A rivolgere la richiesta alla direzione generale dell’azienda sanitaria provinciale è sono i sindacati Nursing up e Nursind.
“A fronte della riapertura del reparto Covid nell’ospedale di Atessa, riemerge nuovamente la necessità di reperire personale”, affermano Patrizia Bianchi e Vincenzo Pace, consigliera regionale del Nursing up e segretario provinciale del Nursind. I due sindacalisti ricordano all’azienda che da due anni gli infermieri, “tra attivazione di reparti Covid nella prima fase della pandemia, istituzione delle sedi territoriali di drive-in per l’espletamento dei tamponi e di tutta la campagna di vaccinazione, nel corso di questi due anni hanno sostenuto uno sforzo immanedi lavoro aggiuntivo, tanto da aver abbondantemente superato tutti i limiti contrattuali”, senza neanche poter usufruire delle ferie del 2020, proprio per mancanza di personale.
Per questo, i sindacati “chiedono con forza che vengano assunti con immediatezza gli ulteiori cento Oss (dei quali era prevista l’assunzione già dal mese di ottobre) e con una corretta redistribuzione del personale sull’azienda reperire le risorse necessarie di infermieri da indirizzare nei reparti Covid che si stanno riattivando”. In attesa del concorso pubblico, “attivare con urgenza un nuovo avviso pubblico per infermieri”, visto che “negli ultimi due anni la Asl ha subito il pensionamento di oltre 200 infermieri”.
Secondo Bianchi e Pace, la Asl deve “riaprire i reparti Covid o servizi, tipo la endoscopia di Atessa (sarebbe più razionale potenziare l’esistente a Lanciano) solo dopo essere certi del personale infermieristico che vi andrò a lavorare, senza depauperare ulteriormente i reparti in già grave carenza di organico” e, inoltre, “avviare procedure snelle, come nella vicina Pescara, per ottenere sin da subito il personale necessario”.