Il Comune di Fossacesia ha risposto al bando del Ministero dell’Interno inerente il “Patto per la sicurezza Urbana” per l’installazione di 39 telecamere su tutto il territorio comunale. Il costo preventivato è di 84mila euro, e di questo il 35% sarà cofinanziato dall’amministrazione comunale.
“Avevamo fatto richiesta di sistemi di video sorveglianza al ministero anche nella precedente amministrazione da me guidata – spiega il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – ma non è rientrata nei finanziamenti erogati al tempo in quanto città con un basso indice di criminosità. Un dato che, se da un lato non ci ha permesso di ottenere quel che ci eravamo prefissati, dall’altro evidenzia l’ottimo lavoro di controllo e prevenzione sul territorio, svolto dai carabinieri della locale Stazione, da tutte le forze dell’ordine e dalla polizia locale – sottolinea il primo cittadino -. Rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità per me è stata sempre una priorità. Se il progetto avrà il finanziamento richiesto, avremo la possibilità di elevare il livello di sicurezza su Fossacesia città e le sue contrade, sulla Marina e a Villa Scorciosa, favorendo l’impiego ottimale delle forze dell’ordine. Inoltre, potremo anche fare in modo di esercitare un maggior controllo per il rispetto del decoro urbano”.
Nel dettaglio, il progetto inoltrato al Ministero dell’Interno prevede il finanziamento per l’installazione di 39 telecamere. Come spiega l’assessore alla Sicurezza, Giovanni Finoro, “sei di queste saranno saranno dotate di tecnologia per il riconoscimento della targa dei veicoli. Grazie alla collaborazione dei Carabinieri e la Polizia Locale di Fossacesia con i nostri uffici, abbiamo redatto il piano trasmesso al Ministero e individuato i punti del territorio dove le videocamere dovranno essere posizionate. Attraverso alcune telecamere – afferma – saranno controllate le direttrici di ingresso della città e le altre che andranno a monitorare quartieri, zone d’interesse turistico e luoghi frequentati di Fossacesia, in modo da consentire di mettere in campo mirate strategie di sicurezza partecipata, a tutela dei cittadini e delle attività economiche”.