Educare all’aperto. Un obiettivo che va realizzato anche a Vasto. La outdoor education è stata uno degli argomenti principali del convegno sul tema Per una città educante. Il territorio come spazio inclusivo, partecipato e democratico. Nella Sala Aldo Moro, rappresentanti del mondo della scuola, delle istituzioni, dell’associazionismo e dell’imprenditoria sono intervenuti all’iniziativa di Forum civico ecologista, Arci Vasto e Italia nostra del Vastese.
Nell’incontro pubblico, moderato dal presidente di Italia nostra del Vastese, Davide Aquilano, a relazionare sul tema dell’outdoor education è stata Veronica Telese, pedagogista e facilitatrice della Rete nazionale delle scuole all’aperto. Gli istituti che aderiscono alla Rete realizzano “percorsi relativi alla progettazione inter-disciplinare, favorendo così il benessere di alunne e alunni e dell’intera comunità educante, sia per la progettazione di percorsi didattici innovativi ispirati all’educazione all’aperto, alla risignificazione degli spazi esterni come ambienti di apprendimento e aule didattiche diffuse, attraverso processi di formazione e ricerca monitorati dal Dipartimento di scienze dell’educazione Giovanni Maria Bertin dell’Università di Bologna”, in collaborazione con dipartimenti universitari specializzati dello stesso ateneo felsineo e delle Università di Milano Bicocca, Parma e Valle d’Aosta.
Gli scambi internazionali “coinvolgeranno numerosi giovani, educatori, volontari, responsabili di associazioni, attivisti provenienti da tredici Paesi europei, con l’obiettivo principale di generare un percorso educativo e formativo volto a facilitare processi di inclusione sociale e cittadinanza attiva”. Lo ha spiegato, raccontando i risultati del recente scambio con Blackpool (Regno Unito), Lino Salvatorelli, presidente provinciale dell’Arci e referente locale dell’associazione Ora network, che ha sede in Serbia, a Banja Luka.
L’assessora comunale all’Istruzione, Anna Bosco, ha promesso che il Comune rafforzerà, “attraverso collaborazioni con le realtà scolastiche ed educative del territorio”, le iniziative “per realizzare quelle comunità educanti e inclusive di cui, a livello internazionale ed europeo, si parla ormai da molti decenni”.