La società l’aveva annunciato già nel giugno scorso, alla fine dello scorso mese di novembre l’ha ufficializzato: la ultradecennale vicenda del progetto di discarica per rifiuti speciali in territorio di Furci si arricchirà di un nuovo capitolo. La Vallecena srl ha formalizzato l’appello in Consiglio di Stato contro il giudizio del Tar del 5 giugno 2021.
Il Tribunale amministrativo di Pescara, in quella data, aveva accolto il ricorso del Comune di Furci contro il progetto della società che fa capo all’imprenditore vastese Gianni Petroro annullando il giudizio favorevole del comitato Via della Regione Abruzzo del 4 dicembre 2018 e l’Autorizzazione Integrata Ambientale del 5 marzo 2020 rilasciata dal servizio Gestione rifiuti della Regione.
Il progetto ha mosso i primi passi nel 2005 e negli ultimi due anni, dopo una lunga serie colpi di scena e rinvii, sembrava a un passo dal concretizzarsi con il picchettamento dell’area in località “Cicella” in Valle Cena a cui seguì la sospensione dei lavori ordinata dal Tar nel novembre 2020.
Tante nel corso degli anni le prese di posizione contro il progetto, soprattutto del sindaco Angelo Marchione in prima linea in questi anni, sfociate nella manifestazione del marzo 2019 contro le nuove discariche in Valle Cena ritenute in contrasto con chi ha deciso di investire nell’agricoltura di quella zona (qui il caso di Felice Travaglini).
La parola fine è ancora lontana