È stato presentato ieri, nella Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, “Harry Potter: una lettura teologica“, scritto da Don Gianluca Bracalante. Il libro è il lavoro che il parroco di Gissi ha svolto per la licenza in Teologia alla Pontificia Università Lateranense ed è una rilettura della saga di Joanne Rowling che ha avuto un successo mondiale.
Nell’incontro al D’Avalos, moderato da Antonio Sabetta, il libro è stato analizzato dagli interventi di Francesca Fidelibus, Dottoranda in Filosofia Morale all’Università di Trento, dal professor Giuseppe Lorizio, Ordinario di Teologia fondamentale alla Pontificia Università Lateranense, che ha curato la prefazione del testo, e dall’arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, che ne ha scritto la postfazione.
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Il professor Lorizio ha illustrato anche il percorso che ha portato Don Bracalante ad affrontare questo lavoro. “Il lavoro è interessante perchè le persone pensano che la teologia si faccia solo nelle sacrestie o parlando di cose particolari che riguardano la religione in senso stretto. Invece, nella nostra nostra università, cerchiamo di fare teologia anche a partire dalla letteratura, dal cinema, dalla poesia, da tutte le espressioni della cultura diffusa“.
Don Bracalante ha affrontato questo percorso anche con uno sguardo alla sua azione pastorale che lo vede molto impegnato con i giovani. “Harry Potter rappresenta l’umano, con tutte le sue debolezze e tutte le sue sfide“, spiega il sacerdote. “Essendo un lavoro che ha appassionato generazioni di studenti, è bene che la Chiesa colga in questo fantasy i segni dei tempi”.