Raccoglievano, in media, 100mila euro ad ogni assalto. Sei furti, 600mila euro. Quattro persone arrestate dalla squadra mobile di Chieti per i raid messi compiuti o tentati ai danni di alcune banche delle province di Chieti, Pescara e Teramo.
Custodia cautelare in carcere per tre persone: un 62enne di Roma, che la polizia ha definito specialista in reati del genere, e due pescaresi di 70 e 51 anni, che sarebbero stati rispettivamente organizzatore e palo dei furti agli sportelli automatici Atm. Ai domiciliari un sessantenne di Pescara che lavora in un’impresa di installazione e manutenzione di casseforti; secondo gli investigatori, era lui a fornire codici e chiavi d’accesso, consentendo agli altri componenti dell’organizzazione di svuotare i bancomat senza lasciare segni di effrazione.
I furti su cui, a partire dal 2019, hanno indagato i poliziotti della Questura di Chieti sono stati complessivamente nove, tre dei quali solo tentati.
La prima notizia – Sgominata la banda degli assalti ai bancomat. I poliziotti della Questura di Chieti ritengono di aver chiuso il cerchio delle indagini attorno ai componenti del gruppo specializzato nei furti di denato negli sportelli bancomat del capoluogo e in alcuni comuni della provincia e della regione.
Stamattina all’alba sono scattati gli arresti. Per le 11,30 è stata convocata in Questura una conferenza stampa in cui verranno resi noti tutti i particolari dell’inchiesta.
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