Lo avevano annunciato a giugno, in occasione del flash mob davanti al palazzo di giustizia. E, in questa settimana, i magistrari onorari di Vasto hanno mantenuto la parola, con una settimana di astensione dalle udienze per manifestare il loro grande dissenso su una situazione di insostenibilità che si protrae da anni. Da tempo, infatti, i magistrati onorari, che operano in tribunali, procure e uffici del giudice di Pace, chiedono che venga loro riconosciuto il diritto alla stabilizzazione e alla tutela dal punto di vista lavorativo con ferie, malattia e maternità. Cosa, che fino ad oggi, non è stata fatta.
A Vasto tutti i magistrati onorari, 6 che operano in tribunale, 3 al giudice di Pace e 5 vice procuratori onorari, hanno aderito alla protesta.”Non sappiamo più che strada intraprendere – spiega la giudice Michelina Iannetta -. Eravamo speranzosi sulla riforma della magistratura onoraria dopo la commissione presieduta dal presidente della Corte d’Appello di Brescia. Ma, dal Ministero, non arrivano le risposte sperate“. La proroga della legge Orlando, che, di fatto, lascia i magistrati onorari in un limbo di lavoratori senza tutele “non ci sta bene. Ora, il Ministero, indica due strade. O il superamento di un concorso per la stabilizzazione o la concessione di una indennità di 2500 euro lordi per ogni anno di servizio come magistrato onorario”. Il ruolo dei magistrati onorari, nei tre ambiti di tribunale, procura e giudice di Pace, “in una realtà come quella di Vasto sono più visibili”. Di fatto, il 50% dell’attività svolta è in capo a queste figure.
Il presidente del tribunale Bruno Giangiacomo ha ricordato come “questa astensione arriva dopo una serie di iniziative messe in campo dai magistrati onorari. Sappiamo che, nella legge di bilancio, sono state inseriti nelle annualità dal 2022 al 2024 i fondi per poter soddisfare le procedure concorsuali”. Il passaggio attraverso un concorso per dare stabilizzazione vede però una incongruità rispetto alla retribuzione prevista, che è come quella del personale amministrativo e “non è corrispondente alle funzioni svolte dai magistrati onorari”.
Per dare contezza di quanto sia numericamente rilevante l’impegno dei magistrati onorari, Giangiacomo ha fatto un report della settimana di astensione. In tribunale non sono state celebrate 3 udienze penali e 6 civili, sono stati rinviati 141 processi civili e 40 penali a fronte di 3 udienze penali e 3 udienze civili celebrate da un giudice professionale. Dal giudice di Pace sono state rinviate 6 udienze civili e una penale e rinviati 44 processi civili e 6 penali. “Non poter avere l’apporto dei magistrati onorari, come si può ben vedere, è problematico”.
Anche l’avvocato Vittorio Melone, presidente dell’ordine degli avvocati, ha sottolineato come “di fronte ad un problema di livello nazionale ci rendiamo conto del fondamentale ruolo della magistratura onoraria. Anche alla luce della riforma del processo civile, sarà sempre maggiore il ruolo che avranno i giudici onorari. Nello smaltimento delle cause civili, cruciale tra gli obiettivi del PNRR, non si può prescindere dal prezioso lavoro dei magistrati onorari”.
Michelina Iannetta ha annunciato come tutta la categoria sia “pronta ad altre iniziative. Il Ministero, di fronte alle nostre istanze, si difende dicendo che siamo volontari della giustizia ma non è affatto così. Chiediamo le tutele che ci vengono negate, siamo stati troppo bravi fino ad adesso. Siamo impegnati nelle cause più vicine al cittadini per cui riceviamo solo un gettone. E ci occupiamo anche di una serie di attività che non ci vengono retribuite.”.