È stato approvato ieri dal Consiglio Regionale il Piano di difesa della costa dall’erosione, dagli effetti dei cambiamenti climatici e dagli inquinamenti. “L’importante atto di programmazione, atteso da circa venti anni e finalmente approdato in Consiglio, prevede interventi strategici anche per i Comuni costieri della provincia di Chieti ed è stato istruito dalla Seconda Commissione di cui sono Presidente”, commenta il consigliere regionale Manuele Marcovecchio.
“Tra gli investimenti, complessivamente pari a 155 milioni di euro, – aggiunge l’esponente di Valore è Abruzzo – già finanziati circa 3,5 milioni e mezzo di euro per i progetti avviati in località Vignola di Vasto. Il piano di difesa della costa dall’erosione definisce il quadro programmatorio ed attuativo, sia per l’attivazione e la disposizione delle risorse economiche sia per la successiva autorizzazione e la realizzazione degli interventi. La finalità è la gestione del rischio della fascia costiera abruzzese, attraverso l’analisi previsiva degli eventi potenzialmente pericolosi e la pianificazione degli interventi necessari per delimitarne e contrastarne gli effetti già determinati”.
Anche il sottosegretario alla Presidenza, Umberto D’Annuntiis, ha espresso la sua soddisfazione. “La Regione Abruzzo, a distanza di più di 19 anni (dal 2002), si dota di un moderno strumento di pianificazione dell’intera fascia costiera andando a normare i 130 km di litorale, che comprende 19 comuni costieri. Il Piano stima in 155 milioni di euro le risorse necessarie, nell’orizzonte temporale attuativo al 2040. Sono pianificati interventi per contenere le azioni erosive utilizzando anche tecniche innovative e sostenibili come per la spiaggia di alimentazione ad Alba Adriatica Nord e l’intervento ai margini dell’Area Marina Protetta a nord del Calvano a Pineto, inoltre, si vuole intervenire con trasformazioni delle strutture di difesa non idonee anche al fine della tutela dei valori naturalistici sottoposti all’azione meteomarina, (Riserva del Borsacchio, Roseto degli Abruzzi).
Prevede anche, opere a beneficio della qualità delle acque di balneazione (Pescara e San Vito) e di trasformazione mirata al miglioramento della capacità difensiva delle opere e della riqualificazione paesaggistica (Montesilvano, Francavilla al Mare, Cologna, Casalbordino, Fossacesia). Si introducono le unità fisiografiche, in numero di 10, da Martinsicuro a San Salvo, come livello di gestione costiera superando i confini comunali e si perseguono letture analitiche e propositive di scala complessiva. Vengono individuate, inoltre le localizzazioni in mare di prelievo dei sedimenti per i ripascimenti e viene definito un sito dove poter procedere all’immersione delle sabbie di dragaggio dei porti che non risultano idonee all’utilizzo”.