“Non solo luogo della memoria, ma anche bene culturale primario. Questo il senso più compiuto del cimitero ottocentesco di Vasto”. Lo spiega lo storico vastese Luigi Murolo. “Il culto dei maggiori che si coniuga con la rappresentazione pubblica dell’altare di famiglia che accoglie le donne e gli uomini alla dimora dell’eternità. Qui vegliano i ‘dii manes’, le antiche divinità che rendevano numinoso l’inviolabile spazio della città dei morti. Solo al tempo era concesso di cancellare la memoria”.
In questo video di Nicola Cinquina la visita guidata nel cimitero ottocentesco di Vasto insieme ai professori Luigi Murolo e Davide Aquilano: