Se è vero che non c’è due senza tre, per Rachele Lupi non c’è tre senza quattro. La diciassettenne vastese conquista un altro riconoscimento letterario.
Bianco papavero: si intitola così la poesia con cui la studentessa del Liceo classico Pudente di Vasto si è aggiudicata la sezione ragazzi del premio Il Corvione, concorso letterario che si svolge ormai da 17 anni a Gambara, in provincia di Brescia.
La competizione, che comprende le sezioni poesia, romanzi e racconti, è suddivisa in tre categorie: bambini, ragazzi e adulti. Per ogni sezione sono previsti un solo premio e possibili menzioni di merito da parte della giuria, composta da professori di lettere e filosofia. Nella sezione di appartenenza, i giurati hanno giudicato il componimento di Rachele il migliore tra le poesie in gara, decidendo inoltre di non conferire alcuna menzione di merito tra gli altri partecipanti. La premiazione si svolgerà in modalità online tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre.
“Bianco papavero – racconta l’autrice – racconta l’amore verso la natura, il rapporto con un fiore e quindi, in senso metaforico, l’amore in generale. Quando scrivo, non seguo uno schema ben preciso, ma mi esprimo in versi sciolti, non legati da alcuna rima, né schema metrico fisso. Più vado avanti con gli studi liceali, più mi avvicino alla letteratura e alla filosofia e più si rafforza in me lo studio della cultura in generale. Filosofia, solitudine, amore, relazione tra la vita e la morte e rapporto con l’ambiente sono i temi a cui mi sono dedicata”.
Tra il 2020 e il 2021, Rachele Lupi ha vinto a Roma il Memorial Miriam Sermoneta e il Premio Italia lavora, a Pietracatella (Campobasso) il Premio Fabrizio De Andrè. “Ho già scritto altro, devo decidere a quale concorso mandarlo”, racconta. “Il mio futuro? Mi piacerebbe che questo diventasse un lavoro, però il mondo in cui viviamo non è propenso ad andare in questa direzione. Sicuramente nei prossimi anni continuerò a scrivere”.