Vessazioni continue causate da una gelosia tale da arrivare all’uso delle mani. Questo, secondo Procura e carabinieri, avrebbe subito una una donna del Vastese, ritenuta vittima degli atti compiuti dal marito. L’uomo è stato arrestato dai militari, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, su richiesta del magistrato che ha coordinato le indagini, il sostituto procuratore Michele Pecoraro.
L’inchiesta è nata dall’intervento dei carabinieri della Stazione di Cupello, cui è giunta “una segnalazione di aggressione subita dalla moglie che verso la fine del mese di ottobre era dovuta ricorrere alle cure dei sanitari per alcune ferite riportate a seguito di un litigio violento”, scrive in una nota il maggiore Amedeo Consales, comandante della Compagnia di Vasto.
Gli investigatori “hanno raccolto testimonianze e riscontrato le dichiarazioni della donna riuscendo a delineare un quadro di sofferenza quotidiana, fisica, morale e psichica peggiorata negli ultimi periodi. La donna – afferma Consales – riferiva di soggezione psicologica e fisica scaturita da una indomabile gelosia del marito che ha comportato, per la persona offesa, la sottoposizione ad un clima di continue vessazioni con l’ulteriore conseguenza di non avere più alcuna relazione sociale per evitare l’ira del coniuge. A fronte dell’assenza di contraddizioni nel racconto della donna e dei riscontri investigativi acquisiti”, il pm ha chiesto al gip di applicare la misura cautelare. I due magistrati “hanno ritenuto altamente probabile l’occasione di reiterare i delitti della stessa specie”, scrive Consales. I carabinieri hanno condotto l’uomo “presso la propria abitazione, ovviamente non più abitata dalla coniuge, in regime di arresti domiciliari con la contestazione di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali”, in attesa dell’interrogatorio di garazia dinanzi al gip. L’indagato è difeso dagli avvocati Fiorenzo Cieri e Rosalba Maselli.