“Nell’augurare un sincero buon lavoro al neo assessore al Sociale Cinzia Amoroso e, rendendomi disponibile, come già anticipato al sindaco Paolini per un’eventuale passaggio di consegne, non posso esimermi dal sottolineare le evidenti inesattezze che ho ascoltato in alcune interviste dell’assessora, probabilmente frutto di racconti errati o scarsa conoscenza degli argomenti e del territorio”.
A dirlo è la consigliera di minoranza Dora Bendotti (Lanciano in Comune), già assessore alle Politiche Sociali negli ultimi 10 anni, dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa [GUARDA L’INTERVISTA] dal neo assessore della Lega Cinzia Amoroso.
“Il neo assessore ha dichiarato che le sono giunte numerose segnalazioni, e per questo non voglio farle né una colpa se le hanno descritto una situazione non veritiera rispetto alla realtà, né è mia intenzione strumentalizzare il tutto, – afferma la Bendotti – ma è importante chiarire e precisare alcuni aspetti relativi alle dichiarazioni stesse, circa un non meglio specificato degrado sociale e di aver constatato di bambini abbandonati, di mancanza di inclusione sociale, di mancanza di parco giochi e così via: tutte dichiarazioni che non corrispondono al vero e che forse, sono state raccontate in maniera esagerata e quindi errata”.
Secondo l’ex assessore al Sociale, però, sono dichiarazioni che mostrano “la precaria conoscenza dei problemi e l’assoluta carenza di informazioni basilari” del settore di cui andrà ad occuparsi nell’interesse dei lancianesi e non solo.
“I bambini abbandonati a Lanciano non esistono; – precisa la Bendotti – semmai i bambini a cui lei immagino si riferisca sono tutti seguiti dalla équipe socio-psico-pedagogica del settore, con diversi di loro affidati ad istituti specializzati in Abruzzo e fuori regione con un investimento complessivo di cui si fa carico la comunità lancianese che si aggira intorno ai 400mila euro, anche in surroga di situazioni incerte e in via di definizione giudiziaria. L’amministrazione Pupillo e nello specifico l’assessorato alle Politiche Sociali, con fondi dedicati al settore, – spiega – ha realizzato un parco inclusivo intitolato a Tilde Lametti in via Marconi tre anni fa: era il 21 novembre, Giornata internazionale dei Diritti dei Bambini. [mar_dx] Spero di poter offrire la mia collaborazione per realizzarne altri a Lanciano sull’esempio del primo aperto in città”.
“Abbiamo messo in atto tutti gli strumenti possibili e necessari per affrontare le diverse e complesse problematiche sociali della città e del territorio attraverso la costituzione dell’Ente d’Ambito Frentano 11 con altri otto comuni del circondario. – ricorda la rappresentante di Lanciano in Comune, la più votata del centrosinistra con 457 preferenze – Per quanto riguarda gli anziani parla del modello svedese di pazienti con demenza senile da Alzheimer, senza dubbio temi meritevoli di riflessioni ma non vanno confusi ruoli e competenze. L’acquisto di case, di letti ad acqua e carrozzelle per pazienti non deambulanti competono alla ASL perché sono provvidenze esclusivamente sanitarie. Insomma, – prosegue – possiamo capire come l’emozione del neo assessore possa generare confusione ed alcuni clamorosi refusi misti a neologismi, ma prima di fare delle dichiarazioni così evanescenti sarebbe opportuno informarsi e studiare la realtà, cosa che le avrebbe consentito di non disegnare un quadro devastante del sociale lancianese. Da ultimo, ma non per importanza, le incaute dichiarazioni e le errate valutazioni riferite a mezzo stampa sono un’offesa a tutto il personale dei Servizi Sociali che in questi 10 anni si è prodigato a risolvere, prendere provvedimenti e trovare soluzioni immediate a tutte le segnalazioni e problematiche della popolazione più fragile. Consiglio al neo assessore – conclude la Bendotti – una maggiore prudenza quando parla di sociale o racconta di situazioni riportate a lei da altri. Le auguro un sincero buon lavoro perché il settore di cui andrà ad occuparsi è un pilastro dell’amministrazione comunale che merita attenzione, collaborazione e rispetto”.