Come ampiamente annunciato dal sindaco Menna, è Marco Marchesani il nuovo presidente del consiglio comunale di Vasto. Con i suoi 26 anni è il più giovane esponente nella storia a ricoprire questo ruolo nell’assise civica vastese; è stato eletto con 340 voti nella lista Filo Comune a sostegno della coalizione di centrosinistra. Nel suo primo intervento non è mancato un pizzico di commozione con il ricordo dell’ex sindaco Luciano Lapenna.
“Il mio augurio – ha detto – è che la consiliatura appena iniziata sia ricordata come quella della piena maturità, del confronto politico e sociale. Questa assemblea dovrà lavorare alacremente e con serietà nel rispetto dei regolamenti, nel rispetto del luogo e dei ruoli di ciascuno di noi. Sarà questa l’aula del dibattito e del confronto politico. Abbiamo una grande responsabilità in questi anni, saper coinvolgere le persone che anche questa volta hanno rinunciato al loro diritto di voto con una percentuale alta, che dovrà far riflettere la politica tutta. Il contributo di ogni singolo consigliere dovrà accrescere il profilo di questo organo, ovvero suscitare interessi nei confronti di quelle persone. Diffondiamo da questi banchi la cultura dell’educazione e del buon esempio”.
Due le votazioni necessarie per eleggere Marchesani che in entrambe ha raccolto 13 preferenze; due membri della maggioranza non l’hanno votato. Oltre alle 8 schede bianche, sono usciti 1 voto per Luigi Marcello e 1 per Sabrina Bocchino.
I vicepresidenti eletti sono Lucia Perilli con 14 voti (vicario, già ha ricoperto questa carica nel precedente mandato, nel pomeriggio assente per impegni lavorativi fuori Vasto) e Guido Giangiacomo con 8. Curiosità: durante il voto per i vicepresidenti è uscita anche scheda con il nome di Pannella (quindi nulla), il leader del Partito Radicale scomparso nel 2016.
Da registrare le prime schermaglie tra maggioranza e opposizione: un flashback degli anni passati con un vivace scambio tra Giuseppe Forte che in quel momento, in qualità di consigliere anziano, presiedeva l’assise civica e Guido Giangiacomo.