Scattano da oggi le regole previste dal nuovo protocollo per i casi di Covid-19 in ambito scolastico. Nei giorni scorsi il ministero dell’Istruzione ha inviato la circolare emessa insieme al ministero della Salute che demanda al Dipartimento di Prevenzione (DdP) delle aziende sanitarie locali la gestione dei focolai e dei contagi a scuola.
In caso di contagi tra alunni o personale scolastico i dirigenti scolastici dovranno informare il DdP della presenza del caso positivo a scuola, individuare i “contatti scolastici” (tra alunni e personale), sospendere temporaneamente le attività didattiche in presenza per tali contatti, trasmettere ai soggetti interessati le indicazioni standardizzate preventivamente predisposte dal DdP, segnalare al DdP la presenza del caso positivo a scuola e i “contatti scolastici” individuati.
Per “contatti scolastici” i ministeri precisano che si intendono i compagni di classe del caso positivo (per la scuola primaria e secondaria), i bambini appartenenti alla stessa sezione/gruppo del caso positivo per le scuole dell’infanzia, il personale scolastico che, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del caso, abbia svolto attività in presenza per almeno 4 ore nello stesso ambiente del caso positivo.
Il protocollo prevede che il dipartimento di prevenzione fornisca al dirigente scolastico le informazioni relative ai casi occorsi a scuola e nessuna ulteriore valutazione dovrà essere fatta dal dirigente scolastico il quale per le comunicazioni dovrà utilizzare la modulistica fornita preventivamente dal DpP. La possibilità di rientro a scuola di alunni e personale sarà attestata dal DpP; [ant_dx]tutta la procedura del testing e dell’isolamento prevista dalla circolare non rientra nelle competenze della scuola e del dirigente scolastico. Inoltre sarà lo stesso dipartimento a individuare i referenti Covid-19 per ciascun istituto.
LE PREOCCUPAZIONI DEI SINDACATI – Le nuove disposizioni suscitano timori nei sindacati del personale che parlano di rischio di sovraccarico di lavoro per le istituzioni scolastiche “che dovranno assicurare la continuità delle attività e gestire comunicazioni nelle relazioni con i lavoratori e con le famiglie”.
Per i rappresentanti dei lavoratori sarebbe necessario quindi rimpinguare l’organico con finanziamenti ad hoc. Inoltre, si chiedono “urgenti indicazioni per consentire la sostituzione immediata, già dal primo giorno di assenza, del personale docente e Ata sottoposto alle misure restrittive. La legge di bilancio addirittura non mette risorse per la prosecuzione di questi contratti dopo il 31 dicembre, mentre aumentano gli adempimenti per le scuole”.
“Occorre – scrive la Flc Cgil Chieti – un monitoraggio continuo dell’applicazione delle indicazioni ministeriali da parte dei Tavoli provinciali della sicurezza per garantire che, in caso di eventuale incremento dei contagi nelle scuole, tutto il sistema non entri nuovamente in crisi. È positivo il tentativo dei ministeri della Salute e dell’Istruzione di uniformare i comportamenti delle istituzioni preposte alla prevenzione del contagio nelle scuole, purtroppo non viene assicurato alle scuole l’adeguato supporto, soprattutto in termini di organici, di risorse e di impegni di medio periodo, per fronteggiare carichi di lavoro e responsabilità sempre più pressanti.Le scuole stanno facendo un lavoro straordinario in tempi di pandemia. Occorre che si ascoltino le loro richieste sugli organici e sulle risorse”.