“Questo vuole essere un gesto di riconoscenza a tutto il personale sanitario del nostro ospedale. Abbiamo pensato al reparto di Malattie Infettive perchè, con il Pronto Soccorso e la Rianimazione, è stato in prima linea dall’inizio della pandemia. Ma tutti i reparti dell’ospedale lavorano in maniera infaticabile a servizio della comunità”. È con questa motivazione che la famiglia Tana ha voluto donare all’ospedale un bozzetto della statua di San Pio da Pietrelcina, dello scultore Mario Pachioli, posta davanti all’ingresso del nosocomio vastese.
“Mia nonna e mia zia – spiega la dottoressa Francesca Tana, responsabile della direzine medica del San Pio – sono figlie spirituali di Padre Pio. E, quarant’anni fa, sono state tra le promotrici della raccolta di fondi in città per la realizzazione della statua. Questo è uno degli studi preliminari del maestro Pachioli, rimasto poi in casa di mia nonna, così come la testa in refrattario che abbiamo già donato alla Cappella dell’ospedale. Sono un ricordo della generosità del popolo vastese nel realizzare la statua e dell’amore dei nostri concittadini per il Santo e per questo ospedale”.
Con la scomparsa “di mia nonna, la nostra famiglia ha voluto far tornare questo bozzetto nel luogo per cui era stata pensata”. Così, i fratelli Tana hanno deciso di donare all’ospedale gli oggetti religiosi “come segno di gratitudine”. A ricevere il dono, da parte della famiglia Tana, c’era il personale del reparto guidato dalla dottoressa Maria Pina Sciotti, il responsabile del pronto soccorso, il dottor Augusto Sardellone, e Tiziana Spadaccini in rappresentanza della direzione amministrativa.
“Questo dono – ha detto il cappellano Don Gigi Giovannoni nel benedire la statuetta – è un venire incontro al vostro lavoro infaticabile. Il Signore sostenga la costra fatica, la vostra speranza, la vostra gioia. Voi siete un polmone di speranza e gioia per la città. E San Pio sostenga l’apporto umano, da voi dato con grande professionalità, nella battaglia per la vita”.