Cambia il progetto che darà un nuovo volto alla villa comunale di San Salvo. La giunta ha approvato, il 26 ottobre scorso, la perizia di variante in corso d’opera che prevede una “maggiore distribuzione delle pavimentazioni che influisce altresì sul rifacimento del muretto a tergo del marciapiede esistente e consenta una migliore fruibilità degli spazi di camminamento che vanno a coniugarsi con un idoneo concept di arredo urbano”.
Il progetto iniziale da 300mila euro (Miglioramento, riqualificazione e potenziamento opere di urbanizzazione con efficientamento energetico di via Roma-via Istonia) che si è aggiudicato 100mila euro di cofinanziamento regionale (il resto, 200mila euro, è coperto dagli oneri di urbanizzazione, annualità 2021) prevedeva anche parcheggi a servizio di via Istonia. Questi, come è noto da tempo, non saranno più realizzati perché si intende, come si legge nella delibera, individuare “altre aree che possano soddisfare le esigenze di sosta degli autoveicoli ed eliminare i disagi contestualizzati nell’area oggetto di intervento”. La presenza dei parcheggi nel progetto iniziale non aveva influito sul punteggio che ha consentito al Comune di accedere al cofinanziamento.
L’ulteriore modifica, la maggiore distribuzione delle pavimentazioni, comporta anche un aumento dei costi di 106.141 euro che saranno coperti dal Comune con gli oneri di urbanizzazione stanziati sul PEG. 4660/2021 (il finanziamento del progetto si rimodula quindi in 100mila di copertura regionale e 306mila dalle casse comunali). La necessità di rivedere il progetto è venuta fuori durante il contestato taglio dei 26 pini – ormai completato – che ha fatto riscontrare “che gli apparati radicali invadono in maniera rilevante la zona interessata dall’intervento che richiede la realizzazione di una più ampia distribuzione delle pavimentazioni ed una maggiore fruibilità degli spazi”.
A differenza dei parcheggi che non hanno influenzato la valutazione del progetto, il taglio degli alberi evidentemente rientra tra gli interventi decisivi per il cofinanziamento regionale di 100mila euro. Per tale motivo lo spiraglio apertosi a settembre sulla conservazione di almeno una fila di pini (quella centrale) emerso durante le interlocuzioni con il comitato civico ambientale si è subito richiuso.
Quando termineranno i lavori, l’area occupata per oltre 50 anni dagli storici pini abbattuti anche se sani (perché ritenuti a rischio crollo dalla perizia dell’agronomo Tiziano Vicoli) sarà caratterizzata da prato inglese e altri alberi come magnolie e pawlonie [LEGGI].