Non chiudere i centri vaccinali dell’Alto Vastese e dell’Alto Sangro, evitando alla popolazione delle aree interne di dover percorrere decine di chillometri per farsi somministrare il siero anti-Covid. Lo chiede il presidente della commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Pietro Smargiassi, dopo l
Al termine della seduta di oggi, l’esponente del Movimento 5 Stelle sottolinea “l’inopportunità di chiudere i punti vaccinali nei centri di prossimità dell’Alto Vastese, soprattutto in un momento in cui le indicazioni che arrivano dai diversi ambiti sanitari spingono verso la terza dose. In un quadro siffatto è evidente che garantire dei punti di prossimità per le persone che abitano in centri distanti dall’attuale unico punto sito a Vasto è, a mio parere, assolutamente essenziale, tenuto anche conto che la stessa struttura vastese avrà in carico anche l’attività di esecuzione tamponi, con possibile sovraccarico del lavoro quotidiano. Ho rappresentato quindi agli intervenuti l’auspicio che la citata delibera venga superata/sostituita, come già superata dagli eventi, con una nuova con la quale si garantiscano i punti di vaccinazione nei centri dell’Alto Sangro e dell’Alto Vastese”, scrive Smargiassi in un comunicato.
“Dagli intervenuti abbiamo avuto comunque rassicurazioni che è facoltà della Asl di modulare il numero di centri vaccinali a seconda dell’andamento della crisi pandemica. Ad oggi, tuttavia, tale evenienza non pare riscontrarsi dalla Asl 02, con il servizio che viene ritenuto direttamente collegato alle indicazioni ministeriali e del Commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo. Eventuali difficoltà riscontrate nell’entroterra da parte di chi dovrà recarsi su Vasto in assenza di una risposta vaccinale di prossimità, dovranno quindi essere rappresentate direttamente alla Asl 02 e all’assessore Verì”.