Conto alla rovescia per la selezione regionale del Premio Cambiamenti, organizzato da Cna Nazionale e giunto alla sua quinta edizione. Domani, 3 novembre, all’Università di Teramo, si sfideranno le migliori startup della regione, nate negli ultimi 4 anni, che propongono qualcosa di innovativo.
Sono ben 89 le imprese abruzzesi che hanno avanzato la loro candidatura per tentare di conquistare l’unico posto a disposizione per ogni Regione nella finale in programma il 19 novembre a Roma. Domani, nella sede della Facoltà di Scienze della Comunicazione di Teramo sarà una giuria “popolare” formata da 120 studenti universitari, in coerenza con il pensiero innovativo cui il Premio guarda e si ispira, a stabilire quale impresa debba essere incoronata vincitrice della selezione regionale e partecipare alla kermesse conclusiva, dove oltre a un primo premio da 20mila euro è in ballo una grossa visibilità delle proprie idee. Nel 2018 a spuntarla era stato proprio un imprenditore abruzzese, Massimo Falcone.
Agli studenti sarà sottoposto un numero ristretto di finalisti. Il lavoro di scrematura preventivo è stato svolto da una commissione tecnica composta da esperti del mondo dell’impresa regionale (Sergio Natalia, Valeria Cannavicci, Linda D’Agostino, Giuseppe Di Biase e Luigi Bonarrigo) che sommerà alla fine i suoi voti a quello degli studenti, fino a proclamare il vincitore.
A farla da padrone in questa edizione è stata la provincia di Chieti, con 45 adesioni, poi c’è L’Aquila con 27, Pescara con 11, Teramo con 6. “Dentro questo microcosmo, come detto, emerge una nouvelle vague di imprenditori che spazia – ma è solo per fare qualche esempio – dai sistemi elettronici basati sulla intelligenza artificiale al turismo esperienziale dedicato ai disabili; dal design per le imprese alle soluzione innovative per l’ambiente; dallo sviluppo delle fonti rinnovabili ai materiali eco-compatibili per il settore delle costruzioni; dalla stampa digitale allo sviluppo di processi chimici sostenibili; dai sistemi; dalla progettazione europea allo sport”, spiega Cna.
Ad animare il Premio, in tutte le sue fasi, sono stati i Giovani Imprenditori di Cna Abruzzo. “Per noi si rinnova un impegno importante che già negli anni passati ci ha visto portare alla luce e alla conoscenza del grande pubblico tante importanti esperienze imprenditoriali – dice il coordinatore Silvio Calice – che rappresentano ormai una realtà viva per la nostra regione: e nonostante le nostre dimensioni ridotte rispetto ad altri territori, nell’edizione 2021 del Premio le nostre imprese sono in assoluto al quarto posto come numero di iscrizioni complessive solo dopo Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Numeri che devono far riflettere sulla necessità di garantire a queste imprese condizioni per competere adeguate, con servizi sul credito, la formazione, l’internazionalizzazione“.
Importante anche il legame con il mondo dell’università. “Nella Facoltà di Scienze della Comunicazione siamo abituati, usando le parole del Preside Corsi, a considerare i nostri studenti come professionisti in formazione – sottolinea la professoressa Rossella Di Federico – . Ci piace creare per loro luoghi di impulso e di contaminazione per implementare nuovi modelli di formazione e apprendimento della cultura imprenditoriale. Un esempio è il progetto Contamination Lab della Facoltà di Scienze della Comunicazione (finanziato dal Miur) attraverso il quale aiutiamo i nostri giovani a trasformare le loro idee in start-up. Il Premio Cambiamenti rappresenta quindi un’ulteriore occasione per stimolare i talenti, le passioni, la creatività degli studenti affinché, dopo la laurea, diano vita a progetti imprenditoriali ad alto contenuto innovativo e tecnologico che possano contribuire allo sviluppo del nostro territorio. Come delegata al Placement e all’Orientamento di Facoltà, sono davvero felice di accogliere la finale che consente ai nostri studenti di rapportarsi con il mondo del lavoro, soprattutto dell’autoimprenditorialità, che rappresenta uno dei temi più importanti del loro percorso formativo sia triennale che specialistico”.
“Il Premio – siega Calice – ci permette di essere presenti nelle dinamiche delle nuove attività d’impresa; attualmente i settori trainanti sono il green, l’edilizia, l’impiantistica e l’energia. C’è un altro aspetto delicato: negli anni abbiamo visto nascere tante imprese, ma tante le abbiamo viste chiudere, perché nel nostro sistema di relazioni e nella nostra politica industriale regionale manca una linea di accompagnamento sostanziale allo sviluppo delle imprese. Aprire una partita Iva è molto semplice, mantenerla è difficile e poi è difficile anche chiuderla. Nel percorso di avvio e di accompagnamento, oggi ci sono strumenti di supporto: una formazione più orientata al business, strumenti di gestione e servizi che possono essere di emancipazione e sostenibilità di una impresa che apre e che deve affrontare un nuovo mercato. Uno dei principali obiettivi del Premio Cambiamenti è creare subito networking, perché le realtà che si candidano a vincere il Premio entrano in relazione tra di loro e quindi creiamo virtuosità attraverso la conoscenza e le opportunità di mercato”.