Un 45enne del Vastese, già noto alle forze dell’ordine, è stato allontanato dalla sua abitazione su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto. L’uomo non potrà avvicinarsi alla moglie e ai figli, lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari.
I carabinieri sono intervenuti dopo che al 112 è arrivata la telefonata “di una giovane donna che segnalava un’aggressione ancora in atto da parte del marito che per l’ennesima volta era ritornato a casa ubriaco”, spiega il capitano Luigi Grella, comandante della Compagnia di Ortona.
Subito è scattato l’intervento dei militari che, presso l’abitazione della famiglia, “hanno trovato una situazione familiare alquanto difficile con l’uomo in preda ai fumi dell’alcol che inveiva contro la moglie ed i familiari. Con non poca difficoltà sono riusciti a far calmare l’uomo e a farlo allontanare in modo che la donna potesse raccontare nello specifico se fosse stato il primo episodio ovvero solo l’ultimo di un comportamento abituale”.
È stato in quel momento che la donna ha “ha raccontato ai carabinieri che da oltre sette anni subiva le crescenti violenze del marito e dopo essere stata tranquillizzata dai carabinieri con la promessa che l’avrebbero aiutata, si è convinta a recarsi presso gli uffici della Stazione”. Agli investigatori “ha raccontato che le violenze, causate da immotivata gelosia ma soprattutto dall’abuso di alcool del marito, erano iniziate già sette anni fa quando vivevano all’estero e con il tempo sono divenute sempre più gravi anche dopo il rientro in Italia, essendo passate da ingiurie e minacce ad aggressioni fisiche sempre più ravvicinate anche alla presenza dei figli minori”.
I carabinieri hanno svolto accurate indagini in riscontro ai racconti della donna, “che erano tra l’altro avvalorati – scrive Grella nel comunicato – da diversi referti medici nonché dalle testimonianze dei familiari, ed hanno quindi informato celermente la Procura di Vasto così come dispone la recentissima normativa, cosiddetta Codice Rosso, che tutela le donne ed i soggetti deboli che subiscono violenze e nello specifico i maltrattamenti, introducendo una corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza contro donne e/o minori, ricalcando il modello sanitario dei pronto soccorso dove, per le persone infortunate che necessitano di un intervento immediato, viene attribuito un codice a colori con il rosso che è, appunto, quello più grave”.
Su richiesta della Procura di Vasto, il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti dell’indagato l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie e, di conseguenza, dai figli. I carabinieri hanno eseguito l’ordinanza. La misura cautelare, “in caso anche di una sola violazione – spiega Grella – potrà essere aggravata fino a giungere alla custodia cautelare in carcere ovvero agli arresti domiciliari”.